Credits: Pirelli Press Area
Il primo gradino dell’ordine di arrivo del GP dell’Azerbaijan viene assegnato a Sergio Perez. Il messicano conclude in testa un weekend gestito alla perfezione in cui si è imposto dai primi giri. Arriva la conferma che i circuiti cittadini sono davvero il punto forte di Perez, che costringe alla resa un Max Verstappen rassegnato. Nervoso per tutto weekend e scontento del format della Sprint, l’olandese è costretto ad accontentarsi della seconda posizione.
Che sia la luce in fondo al tunnel per la Ferrari? Il Cavallino Rampante, con la terza posizione di Leclerc, ha confermato che la monoposto ha potenziale, il problema è riuscire a sistemare il degrado delle mescole che condiziona ancora troppo le prestazioni dei due piloti in rosso. Il monegasco ha dimostrato una crescita di maturità nella gestione delle mescole riuscendo a tenere a bada il mastino spagnolo dell’Aston Martin, Fernando Alonso. Gli ultimi giri ci hanno regalato una qualifica nella gara, con i primi quattro che hanno combattuto per il giro veloce e un Russell che alla fine lo strappa grazie a un nuovo set di mescole soft.
Finalmente una Ferrari che combatte e mostra il potenziale. Sì, perché quello è presente e lo abbiamo anche visto. A Maranello rimane ancora però da sistemare il problema del degrado mescole, vero tallone d’Achille della SF-23. Una gara gestita alla perfezione per Leclerc, che più di così non poteva dare. Poco importa del sorpasso subìto al quarto giro da Verstappen che divora la Rossa con un DRS razzo: Ferrari era consapevole che la gara non sarebbe stata con Red Bull. Prestazione positiva anche per Sainz che si prende una quinta posizione, nonostante il feeling con la vettura non sia mai scattato.
Fernando Alonso con questa nuova Aston Martin si è riscoperto. Il feeling con la vettura è sotto gli occhi di tutti. Alla ripartenza dopo la Safety Car, sorprende un incantato Sainz e si va a prendere la quarta posizione con facilità. Da quel momento è caccia a Leclerc, a suon di decimi rubati. Alla fine, a poco più di tre secondi, si è dovuto arrendere all’obiettivo di salire sul podio per la quarta volta consecutiva in questo campionato.
Nonostante ciò, fa segnare giri veloci su giri veloci aprendo la sfida negli ultimi istanti di gara che ha visto “I fantastici 4” in lotta per la conquista del punto addizionale. Buona prestazione anche per Stroll, che chiude in settima posizione, a riconferma che l’Aston Martin è ancora in battaglia e pronta a ferire nelle prossime gare.
Margherita Ascè