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La Ferrari nei saliscendi di Spielberg arriva a quota 800 podi, ma ha confermato i progressi visti in Canada? Se si guarda meramente al risultato ottenuto (pre penalità inflitta a Sainz), viene spontaneo dire di si, ma analizzando la gara la risposta è ben diversa. La strategia è ormai il punto debole della scuderia di Maranello, che una ne azzecca e 100 ne sbaglia. Basta pensare alla strategia attuata nei confronti del madrileno, che trovandosi a ridosso del compagno di squadra avrebbe potuto tentare l’attacco e invece… Con un Leclerc che si trovava a 5 secondi di distacco da Verstappen e Sainz a soli 5 decimi dal monegasco, perché non si è tentato l’azzardo?
Che Red Bull e specialmente Verstappen siano imprendibili è un dato di fatto e quindi il team di Maranello di lavoro ne ha parecchio da fare. In Austria entrambi i piloti hanno mostrato un ritmo costante dal primo all’ultimo giro, lottando ed effettuando sorpassi. Inoltre hanno confermato anche i progressi effettuati per quel che riguarda la gestione delle mescole. Il passo in avanti perciò è stato fatto, ma ci sono ancora troppe cose che non funzionano come dovrebbero. Che ci sia un profondo problema a livello strutturale? Nel corso degli anni di cambiamenti in Ferrari ne sono stati fatti molteplici, ma forse cambiare line up, ingegneri e team principal non basta più.
Leclerc in Austria ha riportato la Ferrari sul podio, facendole ottenere così il podio numero 800 della sua storia nel Circus. Durante il giro d’onore, il monegasco ha espresso la sua felicità ringraziando il team: “Ottimo lavoro, grazie. Il feeling era migliore. Ritornare sul podio è davvero bello”. Sainz invece aveva ottenuto la quarta posizione a Spielberg, ma dopo la penalità inflitta a fine gara è scivolato in sesta. Anche qui ci sarebbe da discutere, perché l’Aston Martin doveva richiedere una revisione sull’operato degli stewards o la direzione gara doveva prestare maggiore attenzione ai track limits?
Il primo podio della scuderia di Maranello risale al lontano 1950, quando Alberto Ascari arrivò secondo a Monaco. Soli 9 anni dopo, per Ferrari arrivò il 100esimo podio in Germania per mano di Tony Brooks, che ottenne il primo posto. Nel 1975 invece arrivò il 200esimo podio della storia sul circuito di Zandvoort, con Niki Lauda che si classificò secondo. Il 300esimo invece arrivò nel 1985 con il primo posto di Michele Alboreto al Nurburgring.
Il 400esimo podio lo portò alla Rossa di Maranello, Eddie Irvine in Giappone, con un terzo posto. Nel 2002 la Ferrari arriva a quota 500 con il secondo posto ottenuto da Michael Schumacher in Ungheria. Kimi Raikkonen portò alla corte della Rossa il 600esimo podio, vincendo il GP di Cina a Shangai nel 2007. Quota 700 invece la Ferrari la raggiunse nel 2016, sempre per mano del finlandese, che ottenne il terzo posto a Sochi. L’800esimo podio come già esposto è opera di Leclerc. A quando quota 900?