Venerdì 30 agosto 2024
Libere 1 – Ore 13:30 – Diretta su Sky Sport F1
Libere 2 – Ore 17:00 – Diretta su Sky Sport F1
———————————————-
Sabato 31 agosto 2024
Libere 3 – Ore 12:30 – Diretta su Sky Sport F1
Qualifiche – Ore 16:00 – Diretta su Sky Sport F1
———————————————-
Domenica 01 settembre 2024
Gara – Ore 15:00 – Diretta esclusiva su Sky Sport F1
———————————————-
[button color=”red” size=”small” link=”https://www.f1world.it/calendario-f1-2024-orari-tv-sky-e-tv8-di-tutti-i-gp/”]Dettaglio orari[/button]
Dichiarazioni

GP Arabia Saudita: sarà migliore di quello monegasco

Dopo l’annuncio del calendario ufficiale 2021, sono state numerose le critiche rivolte alla Formula 1 per avere scelto come sfondo delle proprie prodezze una realtà non proprio in linea con i valori che gli stessi organizzatori dicono di aver sposato

Sul sito del noto giornalista Nicola Porro, proprio pochissimi giorni fa, è stata commentata la notizia dell’aggiunta del GP dell’Arabia Saudita al calendario ufficiale della Formula 1 a partire dal prossimo anno. L’evento si terrà nel mese di novembre, a Jeddah, in notturna. Un bella novità, se non fosse che moltissimi appassionati temono un “GP di Monaco bis”, privo di manovre azzardate e sorpassi. I fedeli fan del Motorsport non hanno inoltre digerito quello che secondo loro è una chiara manifestazione di incoerenza da parte degli organizzatori della Classe Regina, che si sono più volte schierati contro qualsiasi comportamento lesivo dei fondamentali diritti umani; basti vedere il caso George Floyd.

L’Arabia Saudita, come si legge su Nicolaporro.it, è un Paese in cui fino a poco tempo fa alle donne veniva vietato di guidare, in cui ancora oggi il sesso femminile deve vivere sotto la tutela di un parente maschile. E’ una realtà in cui non è possibile esprimere liberamente il proprio credo religioso e in cui sono ancora presenti pene corporali. Queste le obiezioni del web e di esperti di politica. Ma gli organizzatori del GP di Arabia Saudita promettono che questo sarà migliore di quello monegasco, in spettacolo e atmosfera.

DURE CRITICHE RIVOLTE ALL’ARABIA SAUDITA, MA IL GP SARA’ MIGLIORE DI QUELLO MONEGASCO

L’annuncio del Gran Premio dell’Arabia Saudita per la prossima stagione ha ricevuto molte critiche. Tuttavia, dal Paese promettono una grande gara. Il principe Khalid Bin Sultan Al Faisal, presidente dell’associazione sportiva automobilistica locale, ha assicurato che sarà interessante: “Non vogliamo che sia una gara qualsiasi; vogliamo il meglio. Sarà eccezionale per tutti; lo possiamo promettere. Seguitelo in televisione o fateci il favore di venire qui di persona“, ha dichiarato alla rivista German Motorsport-Magazin.

Come riporta Soymotor.com, gli organizzatori vogliono regalare ai tifosi una gara emozionante e bella da vedere, alla stregua di quella di Monaco, con la differenza che la prima potrebbe essere più spettacolare dal punto di vista dei sorpassi. “Garantiamo che sarà una gara veloce ed emozionante con molte manovre di sorpasso. Ci piace l’evento di Monaco, ma la gara non è così entusiasmante perché non ci sono sorpassi. Vogliamo un circuito cittadino che sia buono e offra un buon contesto“, ha spiegato il Presidente dell’associazione sportiva motoristica locale.
Non si tratta solo dell’ambiente, ma della competizione. Deve essere emozionante e veloce. Allo stesso tempo, è un circuito cittadino, quindi non abbiamo iniziato da un foglio bianco. Anche se siamo limitati da questo, se si guarda la passeggiata lungo la costa, ci si può fare un’idea a riguardo“, ha detto.

La comparsa del GP dell’Arabia Saudita nel calendario ufficiale non è stata però ben accolta da molti appassionati, contrariati della continua violazione dei diritti umani nel Paese. Di fronte alle critiche, il principe Khalid ha assicurato che tutte le accuse sono figlie di una scarsa conoscenza della realtà. “Non biasimo quelli che ci hanno criticato, perché non sono mai stati in Arabia Saudita. Ci stiamo aprendo e speriamo che la gente venga, veda il Paese e poi torni e ci dica quello che ha visto“, ha concluso fiducioso.

Published by
Erika Mauri