Credits: Red Bull Content Pool
Una qualifica piena di inconvenienti quella del GP dell’Arabia Saudita che prima di arrivare alla conquista della pole position di Sergio Perez ne ha viste tante. Partendo dalla prima manche c’è stata una prima e breve bandiera rossa causata dall’incidente di Nicholas Latifi, per poi concludersi con l’esclusione di Lewis Hamilton che ha chiuso senza una causa apparente in sedicesima posizione.
Il momento più buio della sessione con tanta apprensione invece, c’è stato nel corso del Q2 in cui il pilota della Haas Mick Schumacher è andato ad impattare bruscamente contro le barriere, dopo aver perso il controllo della sua monoposto per essere passato in maniera “obsoleta” su un cordolo. Tuttavia, dopo i primi istanti sono arrivate comunicazioni sul suo stato di salute e l’azione in pista è ripresa normalmente.
Alla ripresa dell’azione e nel dettaglio nell’ultima manche delle qualifiche in cima alla classifica si sono alternati i due piloti della Ferrari, prima lo spagnolo Carlos Sainz e dopo il monegasco Charles Leclerc, ma nell’ultimo tentativo Sergio Perez ha spiazzato tutti registrando il crono di 1:28.200 e girando più veloce di soli 0.025s ha conquistato la sua prima pole in carriera in Formula 1.
Al termine delle qualifiche, un emozionato Checo ha dichiarato: “Ci sono volute un po’ di gare per arrivarci, ma che giro. Incredibile. Anche se dovessi fare mille giri non penso di poterne fare altri così. Non ci aspettavamo di poter battere le Ferrari in qualifica. Ci concentravamo maggiormente sulla gara e speriamo di poter vincere anche domani”.