Credits: scuderiatororosso.redbull.com
Dopo un inizio singhiozzante, che ha oscurato la sua figura di pilota e ha gettato dubbi sulle sue reali capacità, Pierre Gasly sembra poter tirare un primo respiro di sollievo.
Quello passato è stato un periodo difficile, che forse sta ancora trascinando le sue conseguenze. Essere rimpiazzato da Alexander Albon è stato un fulmine a ciel sereno, una scelta obbligata che la Red Bull ha deciso di prendere dopo i risultati deludenti raccolti da Gasly.
Dopo la batosta, però, per Gasly sembra finalmente essere tornato il sereno. Il francese si sta lentamente lasciando le delusioni alle spalle, tanto da credere che il passaggio in Toro Rosso abbia rappresentato per lui un beneficio.
Dopo le prime quattro gare con il team di Faenza, il pilota ha dichiarato di sentirsi a proprio agio con la monoposto. Il lavoro da fare è ancora molto, ma le sensazioni del francese sono certamente molto positive.
“Penso che molto dipenda dal fatto di essere riusciti a trovare un’auto che si adatti di più al mio stile di guida. Ora sento davvero di poter spingere come voglio, senza cercare di copiare qualcun altro o senza cambiare il mio stile di guida”.
Per Gasly, essere finalmente tranquillo al volante di una monoposto rappresenta una possibilità in più anche per il futuro. Migliorandosi gara dopo gara, infatti, il francese è convinto di poter pensare a un percorso ancora lungo in Formula 1.
“Le opportunità che mi si sono presentate durante il Gran Premio di Singapore mi hanno dato la possibilità di provare cose nuove. Credo quindi che ci siano molti fattori che mi possono aiutare a dimostrare che posso correre come ho sempre fatto”.
Quello di Gasly è indubbiamente un mondiale in salita, ma il francese è già andato a segno in due delle quattro gare corse con la Toro Rosso. Al di là di questo, però, il giovane pilota è finalmente riuscito a dare del filo da torcere anche al proprio compagno di squadra, Daniil Kvyat. Un’opportunità, questa, che molto spesso in Red Bull gli era stata impossibile e che ora rappresenta un segnale in più per continuare a dare il massimo.