© Toro Rosso Press Area
Non dovrebbe essere un periodo felice per Daniil Kvyat, pilota Russo che ha disputato la stagione con la Toro Rosso prima di essere lasciato a casa nel finale di stagione per far spazio ai nuovi piloti, Pierre Gasly e Brendon Hartley. Ed ora si trova a dover capire qual è il suo futuro per la prossima stagione 2018. A parlare della situazione di Kvyat, ci pensa Franz Tost, boss della Scuderia di Faenza, il quale crede che una piccola pausa dalla Formula 1 possa essere ciò che Daniil Kvyat abbia bisogno per riaccendere le sue possibilità di una lunga carriera nella categoria dopo essersi messo sotto “pressione non necessaria” quest’anno.
Kvyat ha subito un difficile momento nelle recenti stagioni. Dopo aver ricevuto la promozione e passando dalla Toro Rosso alla Red Bull nel 2015, alla viglia del Gp Spagna 2016 a causa di risultati poco positivi, è stato retrocesso tornando con la Toro Rosso, e far posto a Max Verstappen che vincerà alla sua gara d’esordio con la Red Bull proprio sul Circuito di Catalunya. Questa retrocessione ha avuto un impatto chiaro sull’autostima di Kvyat e per gran parte dell’anno è apparso di essere in difficoltà nel guidare la vettura.
Franz Tost in un’intervista rilasciata per il sito ufficiale della Formula 1, ha espresso la sua opinione sulla situazione di Kvyat, pensando che un prolungato periodo fuori dai paddock del Circus lo possa aiutare ad avere nuove opportunità di tornare: “Sono sempre nella convinzione che Daniil sia molto veloce. Spesso è stato più veloce di Daniel Ricciardo, ma per qualche ragione lo scorso anno e quest’anno non ha potuto mostrare il suo potenziale. È stato coinvolto in molti incidenti, ma in sua difesa io stesso ho da dire che ha avuto molti problemi di affidabilità e ciò non ha aiutato ad aumentare la fiducia. È stato anche vittima di molti incidenti che hanno ucciso la prestazione che sarebbe stato capace di mostrare.”
In conclusione: “Qualche volta è stato troppo aggressivo all’inizio della gara. La prima curva è stato il suo punto debole. Voleva troppo nei primi cento metri, ottenere il successo a qualsiasi mezzo! Questo ti mette sotto pressione, una pressione non necessaria, e ciò non funziona mai. Spero per lui che possa avere un’altra chance, e penso che meriti di essere in Formula 1.”