Formula 1, Slow Zone e bandiere gialle: piloti favorevoli. Ad Austin primi esperimenti 13 Ottobre 2014 Eleonora Ottonello In occasione delle prove libere del Gran Premio degli Stati Uniti la Federazione potrebbe iniziare a sperimentare un sistema di limitazione della velocità in regime di bandiera gialla, sullo stile di Le Mans, proprio a seguito delle discussioni che hanno preso vita dopo il gravissimo incidente di Jules Bianchi a Suzuka, che vede il pilota francese, ancora ricoverato in Giappone, in lotta tra la vita e la morte. La Federazione ritiene fondamentale dare dei limiti di velocità ai piloti in situazione di bandiera gialla in modo che non ci sia alcuna possibilità di fare i furbetti, semplicemente alzando il piede quanto basta per dimostrare di stare rallentando. Anche se per l’approvazione completa di questa nuova norma si dovrà aspettare la prossima stagione, la FIA, unita a team e piloti, vorrebbe sperimentare il sistema ad Austin, dove tra tre settimana si correrà il GP degli Stati Uniti. La proposta della Federazione è quella di assegnare un tempo minimo imposto ad ogni settore del tracciato che dovrà essere rispettato nel caso venga esposta la bandiera gialla. E la slow zone ha ricevuto anche l’appoggio da parte dei piloti e nascerebbe principalmente anche per tutelare i commissari che operando per rimuovere detriti o vetture in circostanze che non richiedono l’introduzione della Safety Car. Uno dei piloti maggiormente convinti di questa soluzione è proprio Fernando Alonso: «Tra le gare di Singapore e del Giappone sono stato in un kartodromo indoor. Se c’è una bandiera gialla, la direzione schiaccia un pulsante e in automatico leva potenza a tutti, si va alla stessa velocità. Se si può fare qualcosa di simile anche in Formula 1 è una buona idea», ha confermato lo spagnolo ai colleghi di EspnF1. Tags: 2014, Fernando Alonso, FIA, GP Stati Uniti