Formula 1 | Ross Brawn sulla Ferrari: “La cosa cruciale è la stabilità”
Ross Brawn, negli ultimi giorni è tornato a far parlare di sé. La scorsa settimana, c’è stata la notizia di un possibile ritorno in Formula 1, con altri ruoli ed ora l’intervista su Sky Sport, dove ha parlato della Ferrari di cui è stato direttore tecnico dal 1996 al 2006, periodo nel quale ha contribuito ai successi del Cavallino Rampante, insieme al Michael Schumacher.
La Scuderia Ferrari, negli ultimi anni non sta passando un bel momento. In questa stagione, inoltre, nonostante l’ottimismo iniziale, non è riuscita a vincere nemmeno una gara, con una monoposto che non si è rivelata competitiva, vincente, e poi i troppi errori di strategia che hanno condizionato le gare di entrambi i piloti.
Proprio sulla situazione attuale della sua ex Scuderia, Ross Brawn commenta così: “Gli ultimi anni per la Ferrari non sono stati facili, credo la cosa cruciale per loro adesso sia la stabilità. C’è gente davvero brava in Scuderia, che lavora col giusto supporto e la giusta filosofia. Certo, ci sono sempre state pressioni e aspettative attorno alla Ferrari, soprattutto da parte dei media. Bisogna trovare il modo di proteggere gli ingegneri e tutti gli altri tecnici, così che possano concentrarsi e lavorare al meglio.”
“Non conosco le dinamiche interne alla scuderia, ma sappiamo tutti che per migliorare la situazione basterebbe un paio di buoni risultati in questo finale di stagione. Vincendo una o tutte e due le gare di fine stagione, il giudizio sull’annata sarebbe completamente ribaltato”.
Poi, un pensiero sulla stagione 2017, caratterizzato da molte novità tecniche, regolamentari: “Il prossimo anno sarà molto interessante. Nuove regole significano nuove opportunità per tutti, vediamo cosa porterà”.
Infine, l’ex ingegnere britannico, parla della situazione di Sebastian Vettel, che negli ultimi gran premi è apparso piuttosto nervoso, frustato per i risultati che faticano ad arrivare: “Il momento adesso è frustante per Vettel, ma penso che prima di arrivare sapesse che la sfida Ferrari era difficile. E credo che sia uno dei motivi per cui ha accettato di andarci. È passato in Ferrari perché dopo molti mondiali vinti, cercava una nuova sfida, un nuovo passo nella sua già importante carriera. Adesso è un periodo duro, ma perché andare in Ferrari se non cercava una sfida, ecco, l’ha trovata.”
“Fare paragoni tra Vettel e Michael Schumacher in Ferrari non è corretto né possibile, Sebastian è un gran pilota e una persona molto intelligente, sono sicuro che quando è arrivato in Ferrari ha pensato a quanto aveva fatto Michael, che lo avrà stimolato, per avere un approccio simile”.
“Nelle ultime gare lo abbiamo visto nervoso, ed è una cosa buona, perché dimostra di tenere a quello che sta facendo, inoltre non ha mai criticato la squadra, quello sarebbe stato un atteggiamento davvero brutto. Anzi, io immagino che Sebastian stia lavorando duramente insieme a tutto il team affinché si crei la giusta atmosfera per lavorare al meglio”.