Per arrivare in alto bisogna partire dal basso e fare gavetta: un principio che vale dappertutto, anche in Formula 1, dove per raggiungere l’ambita classe regina è necessario farsi le ossa con le cosiddette “serie minori”.
Attraverso i Campionati di Formula 2, Formula 3 Europea, Formula E e tanti altri, infatti, coloro che arrivano nei primi posti alla fine della stagione vanno ad accumulare dei punti, che devono essere pari a 40 per ottenere la tanto agognata superlicenza da pilota di F1.
Una regola che rimarrà invariata per il prossimo futuro, per il quale, invece, saranno diversi i punteggi che le giovani leve del Circus iridato potranno ottenere nelle varie classi minori: al momento la via maestra per raggiungere la classe regina rimane ancora la Formula 2, che attribuirà 40 punti ai primi tre classificati e garantirà loro un passaggio diretto verso le monoposto più ambite del mondo.
La Formula 3 Europea, invece, dal prossimo anno non premierà più il vincitore di stagione con il massimo punteggio, ma piuttosto con 30 punti, che scenderanno a 25 per il secondo, a 20 per il terzo e via discorrendo. Stessa attribuzione anche per la Formula E, mentre la GP3, il WEC (classe prototipi LMP1), la Super Formula e la Formula V8 garantiranno un punteggio massimo di 25 punti al Campione dell’anno corrente.
Nonostante questa “decurtazione” nel sistema di attribuzione dei punteggi che renderà la vita molto più difficile a tutti coloro che ambiscono a un sedile in Formula 1, dalla prossima stagione ci saranno anche altri Campionati in grado di fornire punti utili a tale scopo.
Tra questi la classe prototipi LMP2, quella LMGT-Pro e Am del WEC, le serie Asiatica ed Europea delle Le Mans Series, le serie IMSA (prototipi e GTLM), la serie GT giapponese, la NASCAR CUP e la International GT3 Series.