Formula 1, Monza. Sticchi Damiani: «Servono 40 milioni di euro per il GP Italia»

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È vero, tutti si stanno preoccupando della possibilità che Monza possa perdere il Mondiale di Formula 1. Ma a favore di chi? Con il rischio incombente della perdita del Gran Premio l’Autodromo Nazionale ha evidentemente pensato a un piano B da attuare nel malaugurato caso in cui i peggiori incubi degli organizzatori possano diventare realtà. Eppure, sembra essere l’ennesima solfa che ci propina Bernie Ecclestone. Il Patron della Formula 1 non è nuovo a sollevare pesanti problemi, a minacciare di non voler rinnovare con gli organizzatori mettendo così in agitazione non solo quest’ultimi, ma anche gli appassionati. Pensare a una Formula 1 senza Silverstone, senza Spa, senza Monza, è improponibile, ed Ecclestone lo sa bene.

Nei mesi scorsi il Senato aveva bloccato la richiesta di defiscalizzare per l’ingresso della Regione tra gli enti proprietari dell’impianto al fine di poter accertarsi il rinnovo del contratto con la FOM, in scadenza alla fine del prossimo anno, che lega l’Autodromo alla Formula 1. Nel caso la mozione fosse stata approvata, sarebbero anche stati versati circa 20 milioni di euro nelle casse dell’attuale proprietà, una cifra importante che avrebbe potuto garantire un futuro più sereno all’impianto, anche nel caso in cui si perda il Campionato di Formula 1. Eppure in aula si è fatto un passo in avanti: come hanno riportato i colleghi di Omnicorse.it, l’emendamento che era stato ostacolato dalla Legge di Stabilità, approvata a dicembre dal parlamento, è stato inserito nel decreto milleproroghe che sarà discusso in aula già questo giovedì.

Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, si sarebbe mostrato disposto a rilevare le quote dei comuni di Milano e Monza nella società di gestione dell’autodromo con lo scopo di creare un nuovo ente per far funzionare l’impianto dell’Autodromo. L’investimento parla di una cifra che si aggira sui 20 milioni di euro a patto che scatti la defiscalizzazione dell’operazione. E senza la Formula 1 sembra impossibile per la struttura brianzola riuscire a resistere: l’80% del fatturato annuale è inevitabilmente condizionato per mano della Formula 1, nonostante gli appuntamenti in calendario di SBK, 1000 km di Monza e WTCC per esempio.

L’obiettivo di Francesco Ferri, nuovo direttore generale dell’autodromo, è quello di rilanciare completamente la struttura che però, nel caso in cui venga persa la Formula 1, rischierebbe seriamente di finire con le gambe per l’aria. Ecco perché l’imperativo odierno è riuscire a strappare a Bernie Ecclestone il rinnovo contrattuale per il Gran Premio: «Servono 40 milioni di euro per salvare il GP d’Italia, soldi che attualmente non abbiamo a disposizione», ha sottolineato Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’ACI.