© Haas F1 press area
Alla vigilia del weekend del Gp Ungheria, undicesima prova del Campionato del Mondo di Formula 1 2017, il Team Haas, attraverso il suo fondatore e proprietario, ovvero Gene Haas, ha rivelato nel corso di un’intervista di aver confermato i piloti anche per il 2018, ovvero Romain Grosjean e Kevin Magnussen.
Su tale argomento, Gian Carlo Minardi con un’intervista, ha voluto così commentare: “Se così fosse sarebbe un’occasione persa per la Ferrari. Resto ottimista e voglio pensare che sia un’azione volta solamente a mantenere la serenità all’interno di un team che sta facendo molto bene, col solo obiettivo di conquistare altrettanti punti anche nella seconda metà della stagione”.
Il Team Haas, che ha esordito lo scorso anno in Formula 1 con dei buoni risultati, in questa stagione dopo i primi 10 gran premi, attualmente occupa la settima posizione in classifica costruttori, con 29 punti, praticamente lo stesso bottino ottenuto in tutto il 2016. La Scuderia Statunitense è legata alla Ferrari tramite una partnership tecnica, diventando quindi un team cliente della Scuderia di Maranello, che a sua volta vedeva in quella piccola Scuderia, come un’ottima opportunità per i suoi giovani piloti, per formarsi in una vera e propria Scuderia di Formula 1, poter esordire in Campionato, fare esperienza, crescere e magari poterli in futuro ingaggiarli come piloti titolari.
Minardi teme che questa decisione della Scuderia statunitense possa aver inferto un duro colpo alla Ferrari, la quale sicuramente aveva in serbo qualcosa per questi giovani piloti e soprattutto italiani. Ecco le parole di Gian Carlo a tal proposito: “Diversamente sarebbe una sconfitta per l’intero sistema Ferrari volto ai giovani piloti e per l’automobilismo italiano. Sono dispiaciuto, avvilito e deluso. Col concretizzarsi di questo scenario sarebbe evidente che i piloti italiani non godono di alcuna tutela. La Ferrari non avrebbe più potere decisionale nei confronti dei suoi clienti. Mi rifiuto di pensare ad un scenario simile”.