Formula 1, mercato piloti 2015: il punto della situazione

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I contratti esistono per essere rescissi. Alla faccia di cause e buone uscite multimilionarie, alle volte ci si lascia, anche di comune accordo con una pacca sulle spalle. Se nelle ultime stagioni eravamo abituati a vedere i cambiamenti più sostanziosi nelle scuderie più piccole, a questo giro Ferrari e Red Bull non hanno voluto risparmiarsi, anzi. Tra i top team, solamente la Mercedes metterà in pista la prossima stagione la stessa line-up di piloti che ha preso parte al Mondiale appena concluso, formata da Hamilton e Rosberg. Che il matrimonio tra Alonso e la Ferrari fosse in crisi, ormai è un affare noto da più di un anno, con le prime avvisaglie datate 2013.

Anche se manca l’ufficialità, è sempre più sicuro che il futuro di Fernando Alonso sarà in McLaren. Per il pilota spagnolo, che ha lasciato la Rossa dopo un quinquennio in cui ha ottenuto 11 vittorie, si tratta di un ritorno: nel 2007, col la scuderia britannica aveva sfiorato il titolo Mondiale, ma rispetto a quella stagione troverà una situazione molto differente rispetto alla prima esperienza, sia dal punto di vista umano che tecnico, nel 2015 si riparte da zero. Il motore non sarà più Mercedes, ma quello Honda e come team principal si troverà Eric Boullier e non Ron Dennis. Fernando, che avrebbe desiderato un contratto di appena una stagione, sarebbe stato convinto dalla McLaren a firmare un 2+1, un biennale con la possibilità di prolungare per un terzo anno o di andarsene se le cose non andranno come sperano, il tutto remunerato da una cifra che si aggira attorno ai 35 milioni di dollari per stagione. E proprio Alonso non partirà da solo verso la Gran Bretagna. Come tutti i grandi Campioni, si porterà a Woking alcuni dei suoi fedelissimi da Maranello. Se è praticamente certa la presenza del suo ingegnere, Andrea Stella, che con Alonso ha condiviso cinque stagioni di momenti intensi, intrisi di passione, gloria e amarezza, anche Giuseppe Rizzo, suo capo-meccanico, potrebbe decidere di prendere la via inglese.

In occasione del weekend di Abu Dhabi, al giovedì, il Cavallino Rampante ha annunciato di aver rescisso anticipatamente il contratto con il pilota spagnolo che verrà sostituito da Sebastian Vettel che a sua volta, dopo quattro titoli mondiali, ha già largamente rivelato di lasciare la Red Bull. Secondo il tedesco la decisione non è stata presa su due piedi, ma è stata ben ragionata e ponderata. Sebastian, che nel 2015 così farà coppia col confermato Kimi Raikkonen, è alla ricerca di una nuova avventura, di nuove motivazioni, eppure i più maligni affermano che la sua dipartita dal team di Milton Keynes sia dovuta all’ingombrante presenza di Daniel Ricciardo, l’unico che nel 2014 è riuscito a battere la Mercedes, impedendo loro di vincere tutte le gare della stagione. L’australiano, confermato dalla Red Bull, il prossimo anno vedrà al suo fianco un altro giovane, Daniil Kvjat, russo che vive a Roma, alla sua seconda stagione di Formula 1, ex Toro Rosso, sorellina minore della Red Bull.

Proprio il team faentino, che si è conquistato in questi ultimi anni il titolo di sforna talenti per eccellenza, la prossima stagione porterà in pista due debuttanti assoluti, due giovanissimi che, se vogliamo essere un po’ british, potremmo definire teen. Max Verstappen e Carlos Sainz Jr sono i piloti titolari della Toro Rosso nel 2015. Due figli d’arte: il padre dell’olandese è Jos Verstappen, ex pilota di Formula 1 che non ha mai ottenuto grandi risultati, mentre il genitore dello spagnolo è Carlos Sainz, due volte Campione del Mondo di rally rispettivamente nel 1990 e nel 1992. Il team faentino porterà in pista non solo due debuttanti, ma probabilmente la coppia di piloti più giovane che si sia mai vista in una scuderia di Formula 1. 37 anni in due con Verstappen, 17enne e strappato a un colosso come la Mercedes, e Sainz JR, madrileño e campione della 3.5 World Series by Renault, nemmeno 20enne.

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Complici i buoni risultati ottenuti nel corso della stagione la Williams ha confermato i suoi piloti, Felipe Massa e Valtteri Bottas, che ad Abu Dhabi sono riusciti a salire ancora sul podio. Sia il brasiliano che il finlandese, soprattutto aiutati da un’eccellente power unit come quella Mercedes, hanno potuto disputare una stagione di alto livello che ha permesso alla Williams, dopo il fallimento del 2013, di chiudere il campionato Costruttori in terza posizione, davanti anche alla Ferrari. Confermata in Force India anche la coppia composta da Sergio Perez e Nico Hulkenberg, che oltre alla Formula 1 ha avuto il nulla osta da parte della scuderia indiana di prendere parte anche alla leggendaria 24 Ore di Le Mans. La manifestazione motoristica, che si svolgerà in Francia il 13 e 14 giugno 2014, vedrà quindi in pista anche uno di quelli che vengono ritenuti come i talenti più cristallini della Formula 1, con il tedesco che avrà l’occasione di potersi misurare nel mondo dell’Endurance nella classe LMP1, con i big della Categoria.

Se anche la Lotus, che dal prossimo anno disporrà del propulsore Mercedes, ha deciso di andare avanti con Pastor Maldonado e Romain Grosjean, la Sauber presenterà una line-up fresca composta da Marcus Ericsson, che ha rescisso il contratto con la Caterham, e da Felipe Nasr, attuale terzo pilota della Williams, che di fatto ha messo alla porta non solo i titolari, Adrian Sutil e di Esteban Gutierrez, ma ha spento anche le speranze del terzo pilota, Giedo van der Garde, il più accreditato per una promozione. Se Ericsson porterà in dote una cifra che si aggira sui 18 milioni di dollari, Nasr sarà seguito in questa avventura in Sauber dal suo partner principale, il Banco do Brasil, con i loghi ben visibili sia sulle pance e sull’ala posteriore della vettura.