Formula 1, McLaren senza piano B se il motore Honda non si decide a funzionare
Quando McLaren e Honda annunciarono la partnership che avrebbe dovuto permettere allo storico binomio di tornare a dominare il Mondiale di Formula 1, un po’ come era successo alla fine degli anni ’80, nessuno si sarebbe aspettato un ritorno nella massima serie automobilistica così inglorioso. Se il matrimonio col colosso giapponese non fosse poi così fruttuoso come le parti si aspettano, la McLaren non ha un piano B.
Nonostante la passione e il sostentamento mostrato dagli appassionati, il team di Woking sta soffrendo, anche più di quello che l’alto dirigenza sicuramente si aspettava: «Non abbiamo un piano B. Ci tocca lavorare duramente assieme. Come in un matrimonio, nonostante i momenti di tensione, si cerca di tenere tutto uniti – ha raccontato il Managing Director Eric Boullier – Abbiamo a nostra disposizione delle strutture incredibili e abbiamo dei progetti importanti a lungo termine. Abbiamo bisogno di tempo e la Honda ha bisogno di acquisire conoscenze per fare esperienza. Quando il nostro motore sarà operativo al 100% delle sue potenzialità, sarà un brutto colpo per tutti».
Secondo quanto ha lasciato intendere il francese, il maggior problema col quale la McLaren si è trovata ad avere a che pare riguarda la comparazione del progetto Honda di fine anni ’80 e inizio ’90 a quello attuale: «Fare un ragionamento del genere è stato un grande errore. Dopo cinque stagioni di assenza dalla massima formula la Honda è voluta rientrare nel Circus. Sapevamo quello che ci avrebbe atteso: ovviamente non si poteva pensare di essere competitivi da subito – ha continuato Boullier – Il motivo che ci ha spinto a firmare con la Honda è chiaro: quando la Mercedes ha espresso il desiderio di tornare in Formula 1 come team, avevamo capito che la McLaren avrebbe avuto esclusivamente un futuro da cliente, niente di più. E se sei un cliente, sai benissimo che non potrai più vincere, essere Campioni del Mondo. Ci siamo uniti alla Honda perché sapevamo che saremmo stati la loro squadra ufficiale. Il nostro è un progetto a lungo termine».
Ancora una volta, le indiscrezioni che trapelano dagli ambienti della McLaren esortano alla pazienza, al duro lavoro che, nel futuro, porterà i suoi frutti. I sogni per la stagione 2015 ormai sono stati distrutti: nella migliore delle ipotesi, per questi restanti Gran Premi la McLaren potrà provare a chiudere le gare in zona punti, la vittoria sembra un fortino inespugnabile. Non resta che vedere quello che accade e pensare al 2016 ma soprattutto alla stagione 2017 quando la Formula 1 sarà nuovamente sconvolta da una serie di nuovi cambiamenti regolamentari e la Honda, per una volta, sembrerebbe partire avvantaggiata rispetto alla concorrenza.