Formula 1 | Magnussen: “Liberty Media dovrebbe ignorare le richieste di certi piloti”

magnussen 2018

© Haas, Press Area

Kevin Magnussen pare non aver gradito del tutto la scelta della Federazione di modificare la zona di attivazione del DRS anche in Bahrain, dove saranno due i punti in cui attivare l’ala mobile, ma quello del rettilineo d’arrivo subirà un allungamento di 100 metri. 100 metri in più disponibili, dunque, per tentare un sorpasso attivando il DRS, nella speranza di vedere una gara un po’ più movimentata rispetto ai “trenini” di macchine in fila indiana visti ad Albert Park.

Una scelta, quella di allungare di 100 metri la zona in cui poter usare l’ala mobile, dettata senz’altro dalla paura di assistere ad una gara noiosa, ma secondo Magnussen c’è le zampino di qualche pilota intenzionato a fare i propri interessi. Per questo il danese ha voluto alzare la voce, suggerendo a Liberty Media di ascoltare di meno le richieste di certi piloti, perché improntate non al bene dello spettacolo, ma al tornaconto personale.

“Suggerirei a Liberty Media di proseguire per il loro cammino senza badare troppo alle richieste di certi piloti – ha detto Magnussen – perché vengono avanzate per soddisfare se stessi, senza riguardi per lo show. Il ragionamento di un pilota è: ‘Non mi interessa della gara in sé, voglio solo vincere’. Per questo il feedback di noi piloti non lo ritengo così importante: chiunque proponga qualcosa, lo fa per avvantaggiarsi e non per tutelare lo spettacolo in pista”.

Il pilota Haas ha messo nel mirino la decisione di estendere la zona di attivazione del DRS nel rettilineo principale di Sakhir: “Non è una buona mossa, io preferivo la configurazione precedente. Quei 100 metri in più renderanno i sorpassi eccessivamente facili, così non ci sarà più emozione. Sorpassare diventerà una formalità. Questo purtroppo è un modo tipico di ragionare, in questo sport, ovvero reagire eccessivamente quando magari una gara non va come ci si aspetterebbe. D’accordo, a Melbourne abbiamo visto pochi sorpassi, ma si è trattato di una sola gara; perché cambiare ora ogni zona dove attivare il DRS? C’è il rischio che passeremo allora al problema inverso, ovvero vedere sorpassi ad ogni giro, ma non veri sorpassi, bensì banali scambi di posizione dovuti al DRS”.