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Il periodo nero della Scuderia Ferrari continua inesorabilmente e dopo le prime cinque gare stagionali, il team italiano si ritrova con un netto distacco in classifica con i rivali della Mercedes. Il Gran Premio di Spagna era partito con i migliori auspici; la Rossa di Maranello, infatti, aveva portato diversi step evolutivi, sia alla power unit che alla aereodinamica, per poter raggiungere il primato. Nonostante gli sforzi del team, però, nulla è andato come previsto e Sebastian Vettel e Charles Leclerc sono finiti addirittura fuori dal podio.
Il responsabile della squadra, Mattia Binotto, è convinto che i suoi uomini una volta individuato il problema riusciranno a risolvere i problemi della SF90 quanto prima. Il team principal ha, però, ammesso di non conoscere né quale sia la causa delle brutte prestazioni, né quanto tempo ci vorrà prima di poter vedere una monoposto competitiva.
La Scuderia Ferrari ha lasciato il circuito del Montmelò con un solo obiettivo in mente: trovare la matrice del problema. Gli ingegneri, rincasati in Italia, stanno analizzando tutte le informazioni ricavate dai dati ottenuti nel Gran Premio di Spagna per poter recuperare il gap che li separa dalle Frecce d’Argento.
Mattia Binotto confida nel potenziale del suo team, anche se è consapevole che ci vorrà del tempo prima di risollevare la SF90. “Avete visto tutti quanti i limiti della nostra vettura. È difficile sapere quanto tempo ci vorrà prima di tornare competitivi, penso sia importante capirlo il prima possibile. Una volta analizzato il problema, il team saprà risolverlo al più presto.”
Il team principal italiano è stato autocritico con la Ferrari e non intende scaricare la colpa sugli pneumatici portati in questa stagione dalla Pirelli. “Le mescole sono difficili da gestire, è vero. Sono uno dei fattori che più influenzano le prestazioni di una monoposto e la loro gestione è fondamentale. In Spagna, la temperatura della pista è cambiata molto tra il sabato mattina e la domenica pomeriggio. Sicuramente questo può aver influito sulle nostre performance, dobbiamo analizzare tutte queste informazioni e comprendere meglio il comportamento della SF90.”