Formula 1, Jules Bianchi perfino peggio di Michael Schumacher? 18 Novembre 2014 Eleonora Ottonello Da oltre sei settimane non si è registrato alcun cambiamento nelle condizioni di salute di Jules Bianchi, il pilota della Marussia protagonista di un tremendo incidente nelle fasi finali del Gran Premio del Giappone. Come aveva confermato Graeme Lowdon, responsabile del team anglo-russo, non sarebbero stati registrati miglioramenti per il 25enne che è ancora ricoverato, in coma, in terapia intensiva all’Ospedale di Yokkaichi. La situazione che si sta vivendo col transalpino ricorda, purtroppo, quanto avvenuto con Michael Schumacher. Il silenzio mediatico che circonda il pilota francese fa paura. Non c’è stato più un bollettino medico ufficiale, ma solo qualche dichiarazione qui e la di voci più o meno vicine. Jules Bianchi soffre di un danno assonale diffuso e continua a restare in condizioni critiche ma stabili. A gettare ulteriormente nello sconforto i tifosi, ci ha pensato Philippe Streiff, sedicente amico della famiglia Schumacher, intervistato dalla radio francese Europe1. L’ex pilota di Formula 1, costretto su una sedia a rotelle per via di un incidente nei test sul circuito di Jacarepagua, in Brasile, all’inizio della stagione 1989, oltre che sulla condizione fisica di Schumacher, ha voluto dare anche qualche anticipazione sul povero 25enne: «Purtroppo le notizie non sono buone, Jules è ancora in terapia intensiva e non può essere trasferito. È molto più grave di quanto si dica, a mio parere, anche rispetto a Schumacher, per la dinamica dell’incidente. Temo che, se uscirà dal coma, sarà molto dura per lui e per la sua famiglia». Inevitabile il raffronto con il caso Schumacher. Il primo elemento che differenzia i due casi comporta l’entità dello scontro e del danno: se nel caso del sette volte campione del mondo era stato appurato che la caduta fosse avvenuta a bassa velocità, ma abbastanza da riportare un trauma cranico piuttosto importante, Jules Bianchi non ha sbattuto contro un sasso ma contro una gru e ad altissima velocità. Il tedesco, con un danno minore di quello del francese, ha impiegato quasi un anno per essere trasferito dalla Francia alla Svizzera, prima in un cento di riabilitazione, poi presso la residenza di famiglia. Come ha confermato il medico che lo aveva in cura, le condizioni di Schumacher possono migliorare, seppur lentamente: ci vorrà tempo, che potrebbero essere anni, pazienza e affetto incondizionato da parte dei suoi cari. Più critica e delicata la situazione di Jules Bianchi. Il francese soffre a causa di una lesione che riguarda interruzioni permanenti e irreversibili degli assoni, i conduttori che hanno il compito di trasmettere i segnali elettrici ai neuroni, un danno irreversibile per il quale non esiste una terapia specifica. In ogni caso, i piloti, guardate Zanardi e Kubica, ci hanno insegnato che dentro hanno una forza fuori dal comune, quella pazza voglia di rialzarsi che, fa sognare i tifosi a casa. Tags: 2014, Jules Bianchi