Formula 1, in Russia «No Martini, sì Gran Premio» 24 Ottobre 2014 Giorgia Meneghetti Sono trascorsi quasi due settimane dal weekend del Gp di Russia a Sochi, con la vittoria di Hamilton e la Mercedes, che ha matematicamente conquistato il Titolo Mondiale Costruttori a pochi Gran Premi dal termine, ma mentre il Circus è in viaggio verso il Continente Americano, dove la prossima settimana si terrà il Gp delle Americhe ad Austin, dal Paese dell’Est Europa che ha ospitato la Formula 1 continua ad arrivare notizie e curiosità che sicuramente molti appassionati avranno potuto notare. La maggior parte degli appassionati di Formula 1, che ha iniziato a seguire i Campionati del Mondo fin dagli esordi, o comunque a partire dalla metà degli anni ’80, si ricorderà ancora di quelle vetture sulle cui livree spiccavano marchi, loghi di aziende del tabacco. Per esempio chi non ricorda, ad esempio la McLaren-Honda MP4/4 di Ayrton Senna e Prost o le monoposto Ferrari (dal 1997 al 2007) con il logo della Marlboro? Poi, a partire dal 1995 iniziava un periodo di declino di questa sponsorizzazione del tabacco; ricordo bene i vari tentativi di camuffare i loghi sulle vetture, magari quando approdavano in alcune tappe di Gran Premio, per esempio i nomi Mika e David al posto della scritta West sulle fiancate delle McLaren, oppure i vituperati codici a barre sugli alettoni posteriori delle Ferrari. E poi, la definitiva abolizione e divieto per tutta la Formula 1 di pubblicizzare queste aziende sulle livree delle vetture. Per poter partecipare, e permanere senza problemi in Russia, la Formula 1, ha dovuto in qualche modo sottostare ai regolamenti locale, tra cui uno che vieta di pubblicizzare alcolici, nonostante il Paese di Putin, è noto per essere produttrice di Vodka. E così, sicuramente l’occhio attento ed esperto dello spettatore in tribuna o da casa, avrà notato che molte vetture, hanno occultato i loghi delle bevande alcoliche. Per esempio, avranno notato come la Williams Martini Racing, che è sponsorizzata dalla Martini, che riporta sulla livrea delle FW36 e la Scuderia, le colorazioni tipiche dell’azienda, ovvero rosso-azzurro-blu Martini, e per la tappa in Russia ha camuffato questa sponsorizzazione con un anonimo blu. Anche la Force-India, ha dovuto sostituire il marchio della vodka Smirnoff sull’alettone posteriore, con quello della Kingfisher, ed anche il whisky Royal Challenge ha dovuto lasciar spazio al team di cricket indiano Royal Challengers Bangalore. La Sauber, ha dovuto sostituire il marchio messicano della Cuervo Tequila con la Cholula Sauce, ed anche le due Mp4-29 della McLaren-Mercedes hanno dovuto sostituire il logo della Johnny Walker sulle loro fiancate con la scritta SAP. Soltanto la Red Bull Racing, è stata l’unica che in qualche modo non ha dovuto sostituire il marchio, ed in qualche modo ha potuto trarre profitto da questa tappa. La Scuderia di Milton Keynes, ha infatti instaurato una partnership, con una catena di Supermercati Dixy, che ha inaugurato il primo store a Mosca nel 1999 e che oggi ha ben oltre 2000 filiali in tutto il paese. Tags: 2014, GP Russia, Red Bull Racing