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Da quando i social networks hanno fatto il loro debutto nel mondo della comunicazione e anche nel Mondiale di Formula 1, non si può dire che piloti e scuderie se la vivano poi così bene. Archiviati vari e presunti scandali passati che hanno messo sotto la lente d’ingrandimento i principali protagonisti del Mondiale, questa volta a finire nella fossa dei leoni è stata la Ferrari a causa di un tweet al veleno, indirettamente rivolto al pilota della Red Bull, Max Verstappen.
Il Gran Premio di Singapore ci ha regalato diverse controversie in pista che, come da copione, infiammano non solo l’asfalto ma anche e soprattutto i social media, popolati da un numero sempre crescente di pseudo piloti e team manager. Proprio pochissimi minuti dopo il via e il conseguente ritiro di entrambe le Ferrari, il Cavallino Rampante ha pubblicato sul proprio profilo di Twitter un messaggio che apparentemente sembrava dare la colpa dell’incidente iniziale a Verstappen. Secondo la prima ricostruzione degli uomini della Rossa il pilota olandese avrebbe toccato prima Raikkonen che poi avrebbe impattato, senza alcuna colpa, contro Vettel.
A causa dell’enorme influsso sul social media dell’uccellino la Ferrari è stata obbligata a correggere il tiro con un messaggio di scuse: “Quello che abbiamo twittato in precedenza corrisponde a una descrizione fattuale di quanto avvenuto. Non è necessario speculare su ciò“. In base a quanto ricostruito però dai colleghi di Sky F1 sarebbe un mistero il nome della persona che ha pubblicato il velenoso messaggio: il tweet non sarebbe stato pubblicato dal Responsabile della Comunicazione della Ferrari, tanto meno approvato da qualcuno del Cavallino Rampante, tanto da arrivare a pensare che a buttare ulteriore benzina sul fuoco per un fatto che farà parlare ancora parecchie settimane, sia stato un membro del team all’interno del garage.
E intanto non sono mancate nemmeno le repliche degli addetti ai lavori. Uno dei primi ex piloti a esprimersi sulla faccenda è stato Mark Webber che non ha risparmiato frecciatine alla Ferrari: “Detto da un addetto stampa che non ha mai guidato un go-kart..“, ha cinguettato l’australiano. Della stessa linea si è mostrato anche un altro illustre ex del calibro di Damon Hill che, molto più laconico, ha semplicemente scritto “davvero una brutta manovra di Sebastian Vettel“.