Formula 1 | Ferrari, la nuova Power Unit promette bene in vista della stagione 2018

formula 1 ferrari power unit

© Twitter, Scuderia Ferrari

In quel di Maranello, sede della Scuderia Ferrari, proseguono i lavori per finire la nuova vettura e completarla in vista della presentazione che si terrà il prossimo 22 Febbraio, e quindi per poi spedirla a Barcellona dove poi inizieranno i test in preparazione del Campionato del Mondo di Formula 1 2018, che scatterà tra poche settimane nel mese di Marzo con il Gp d’Australia, e una delle novità che caratterizzano il nuovo regolamento riguarderà il fronte motore, dove ogni pilota avrà a disposizione tre motori per tutta la stagione, ognuno di questi motori dovranno durare 7 Gran Premi.

Per far fronte a questa novità, e preparare al meglio la stagione, in tutte le fabbriche sedi delle Scuderie di Formula 1 hanno focalizzato il loro lavoro sul motore. Quindi anche in casa Ferrari, è stato iniziato il lavoro sul fronte motore, partendo da un’evoluzione della power unit 063 dello scorso anno, che ha sofferto una serie di imprevedibili problemi di affidabilità verso il finale della stagione.

Il lavoro sul propulsore è stato intensificato anche per far fronte alle sottile modifiche regolamentari, che ha dato un’ulteriore restrizione sulla questione olio bruciato. Ora i team sono limitati sul tipo di olio da usare, e che devono fornire alla FIA con schede dettagliate ad ogni weekend di gara, uno sforzo richiesto dalla Federazione per prevenire l’utilizzo di oli per motivi di aumento di potenza.

I motoristi di Maranello hanno lavorato in questi mesi sul motore, prestando molta attenzione sull’affidabilità, facendo un passo indietro e cercando di fornire vita più lunga al motore senza perdere potenza rispetto all’anno scorso. Nei giorni scorsi in occasione della prima accensione della Power Unit, sono stati svolti i primi test al banco che hanno confermato l’affidabilità del motore ed altri promettenti risultati.

In ogni caso, Corrado Iotti capo motori della Ferrari crede di essere a capo di un programma che introduca una nuova testata a stagione inoltrata, che aiuterà nella fase di pre-combustione del ciclo del motore e potrebbe essere di grande aiuto nella sfida per il Campionato Costruttori contro la Mercedes.

Il motore non sarà caratterizzato da pistoni in acciaio che erano stati proposti alla fine dello scorso anno sotto la direzione di Lorenzo Sassi, ma poi abbandonati in estate dopo aver fallito quello che era stato sperato. Sassi lasciò la squadra sulla scia della sua situazione, ed è ora in procinto di iniziare il suo lavoro in Mercedes, dove potrebbe fornire alla Scuderia di Brackley conoscenze acquisite e maturate negli anni trascorsi in Ferrari, proprio sul fronte motore.