© Haas Press Area
E’ stata presentata pochi minuti fa al Royal Automobile Club di Londra la nuova monoposto del team Haas: il quarto progetto del team americano dall’entrata in Formula 1 nel 2016. Si chiamerà VF-19 ed avrà, come previsto, una particolare livrea con oro e nero come colori predominanti, richiamando così i colori del nuovo title sponsor Rich Energy. Un cambiamento netto ed importante quello del team americano che, giunto ormai al quarto anno in Formula 1, è pronto a migliorare ancora le proprie prestazioni dopo la buona stagione 2018.
Al Royal Automobile Club di Londra ha rilasciato le prime dichiarazioni Gunther Steiner, team principale del team Haas: ” Non sappiamo cosa aspettarci, cercheremo di fare meglio della passata stagione. Speriamo di avere una bella battaglia con gli altri team di metà classifica“, ha affermato Steiner, il quale si è dichiarato soddisfatto della nuova livrea che avrà la monoposto nel 2019: “La livrea della macchina è completamente diversa rispetto alle passate stagioni, a noi sembra molto bella“, ha detto il team principal.
Con power unit Ferrari ed ormai una certa esperienza nel circus, il team Haas ha tutto per fare bene e migliorarsi nel 2019. La line up come da tempo confermato non cambierà e sarà formata da Kevin Magnussen e Romain Grosjean, protagonisti di una stagione di alti e bassi. Kevin Magnussen, dopo i numerosi punti ottenuti la passata stagione, è pronto per tirare fuori il massimo da questa monoposto, definita da lui stesso aggressiva: “Sembra aggressiva, speriamo che vada veloce fin da subito ai test, sono molto emozionato“, ha dichiarato il pilota danese.
Poche dichiarazioni anche per Romain Grosjean, il quale si è soffermato sulla nuova ala anteriore e sul cambio ai regolamenti: “I regolamenti sono cambiati, le monoposto sono diverse rispetto all’anno scorso e gli ingegneri hanno lavorato molto. Non vedo l’ora di guidarla per capire a cosa potremo puntare“, ha dichiarato Grosjean. Poche parole in attesa dei fatti, con i test di Barcellona dietro l’angolo pronti a fornirci già le prime indicazioni sulla competitività del team americano.