Formula 1, Ecclestone minaccia ancora Monza: «Potrebbe succedere come in Germania»

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Monza continua a tremare. Non sono certamente pochi i problemi che affliggono l’Autodromo Nazionale. L’impianto brianzolo sta costantemente lottando per strappare alla Formula 1 il rinnovo in calendario è ormai il protagonista di una battaglia serrata tra Bernie Ecclestone e gli organizzatori dell’evento. Se l’obiettivo primario è quello di mantenere il Gran Premio, a Monza c’è molto da fare, tanto che, per riportare l’impianto ai fasti di un tempo, il nuovo management avrebbe elaborato un piano triennale, fino al 2017 compreso, che prevede investimenti per circa 10 milioni di euro.

Quello che riguarda l’autodromo, continua a essere un altro argomento caldo, che ci tocca da vicino. Il contratto naturale con l’impianto brianzolo è in scadenza nel 2016 e la situazione attuale è in una fase di stallo: «A
vevo già raggiunto un accordo con la persona che in quel momento era il responsabile di tutto e che era anche coinvolto nella politica. Ci siamo stretti la mano, abbiamo raggiunto l’accordo. Gli ho detto: Prendiamo lo stesso contratto che abbiamo redatto per il Gran Premio d’Austria, il paese più vicino all’Italia e lo ripetiamo pari pari – ha raccontato Mister E – «Cambiamo semplicemente il nome del circuito e del Gran Premio ed è tutto già fatto. Lui era felice, tutto era posto. Ma poi non è successo niente». Tuttavia, sul futuro regna ancora la più assoluta incertezza: «Non lo so, non so neanche chi dovrebbe essere il promoter della corsa in futuro! Ma se le condizioni che abbiamo già discusso non saranno confermate, accadrà una cosa semplice: non ci sarà la corsa. Succederà come in Germania. Il circuito è una cosa, credo appartenga alla città o a qualche ente pubblico, ma l’organizzazione del Gran Premio è un’altra entità. Se si presenterà qualcuno che vorrà prendersi in carico l’organizzazione, rispettare il contratto già firmato, ok benissimo: andremo a Monza a fare il Gran Premio», ha concluso.

Eleonora Ottonello

@lapisinha