Formula 1, Ecclestone attacca i media online: «Analizzerò il sistema accrediti, troppi furbetti» 18 Novembre 2014 Eleonora Ottonello Bernie Ecclestone, senza freni e contro tutti. Per fortuna la stagione 2014 di Formula 1 sta volgendo al suo termine. Dopo le accuse alle nuove generazioni, che secondo il Patron del Circus non è necessario attirare, sotto la lente d’ingrandimento dell’84enne sono finiti i media online. Siamo nel 2014 e con l’avvento dei smartphone, banda larga e wi-fi, l’evoluzione della tecnologia subentra nella nostra vita quotidiana. E come il mondo si evolve, allo stesso modo cambia anche il modo di fare informazione: anche se la visione risulta molto romantica, è finita l’era della penna e del taccuino sempre a portata di mano, ora un vero giornalista non può muoversi senza il suo portatile che lo porta in ogni luogo dell’emisfero semplicemente attraverso il World Wide Web con la pressione di un dito. L’unico personaggio che sembra non voler accettare le potenzialità di Internet è Bernie Ecclestone. Il supremo boss della Formula 1 in più di un’occasione ha dichiarato di non essere avvezzo ai nuovi social network come Facebook e Twitter, tanto meno ha espresso la volontà di intavolare una sorta di tavolo di discussione con gli utenti-spettatori della Formula 1. Proprio per cercare di diminuire l’impatto del Circus sulla rete, Ecclestone ha ammesso di voler combattere tutti quei siti di informazione che hanno usufruito di agevolazioni per seguire dal vivo la Formula 1: «Analizzerò attentamente il sistema degli accrediti, e come vengono forniti, perché ultimamente si è scherzato troppo. C’è gente che sceglie la gara, entra nel paddock e incontra i piloti. Vi chiederete: come è possibile tutto questo? Semplicemente aprendo un sito internet», ha confidato Mister E. al giornalista Christian Sytl. Non credete che se fosse così semplice lo farebbero tutti? Sicuramente qualche furbetto del quartierino c’è, ma sicuramente si tratta della minima parte. Richiedere un accredito stampa per seguire dal vivo una gara di Formula 1 non è semplice come apparentemente potrebbe far intuire il sig. Ecclestone. In certi casi, nonostante la testata sia registrata al tribunale, se l’inviato di quest’ultima non è giornalista professionista e iscritto all’albo è impossibile ricevere un accredito. Questo non vuol dire, che non ci siano i soliti, che attraverso svariate conoscenze o, come le ha definite Ecclestone, agevolazioni, riescano in ogni modo a farsi accreditare. La Formula 1 passa anche sul web, questo è un dato di fatto al quale il britannico deve arrendersi. Obbligare un Paese a consultare solo fonti ufficiali è equivalente al levare liberta di stampa e di pensiero ai suoi cittadini. Tags: 2014, Bernie Ecclestone