Credits: Formula 1 Official Website
Dopo il posticipo del regolamento 2021 all’anno successivo, la Formula 1 ha apportato ulteriori modifiche al regolamento stesso. Il World Motor Sport Council ha quindi annunciato, nelle scorse ore, l’intervento messo in pratica su alcune normative, in risposta alla drammatica situazione mondiale che continua a evolversi.
Tra i diversi cambiamenti quello che balza subito all’occhio è il divieto di sviluppare le monoposto 2022 nel corso dell’anno attuale. In altre parole, i team di Formula 1 sono ora obbligati a non mettere più mano al lavoro aerodinamico richiesto sulle nuove monoposto. L’idea è quella di ridurre i costi fino alla fine dell’anno, soprattutto a salvaguardia dei team minori, anche se le scuderie sono tutte più o meno pronte ad affrontare il calo di entrate previsto nel corso del 2020.
Il World Motor Sport Council ha dichiarato che le modifiche alle normative sportive potrebbero aiutare la Formula 1 nella riorganizzazione del calendario. Il tutto ruoterebbe intorno alla salvaguardia del valore commerciale dello sport, che tra Gran Premi a rischio e gare annullate si trova a dover affrontare la gestione di un valore monetario di non poco conto.
Queste misure potrebbero garantire il contenimento dei costi, anche in vista di eventuali ulteriori annullamenti. Allo stato attuale, FIA e Formula 1 hanno a disposizione la possibilità di organizzare il calendario senza ricorrere alla maggioranza delle scuderie. Tuttavia, altri articoli del “nuovo regolamento” continuano a considerare questo criterio di valutazione come prioritario. Come si legge nel comunicato, a Jean Todt – presidente della FIA – sono stati conferiti poteri straordinari per “prendere qualsiasi decisione relativa all’organizzazione dei Gran Premi del 2020 che possa essere considerata come un’urgenza”.
Quanto comunicato poco fa implica anche che un prolungamento del periodo di arresto. Al momento, tutte le scuderie stanno rispettando l’accordo di fermare le attività per 3 settimane. Anche i soli produttori di unità di potenza dovranno però rispettare queste tempistiche. L’idea è di aumentare i giorni di stop nel caso in cui emergano problemi relativi alla salute pubblica o restrizioni da parte del governo.
A questo si somma un’ulteriore modifica relativa sempre alle unità di potenza. Nello specifico, è stato ridotto il numero di componenti che i team potranno usare nel corso dell’anno. Come riportato anche da Autosport, “Nel caso in cui il numero di gare nel calendario scelta a 14 o meno, ogni pilota potrà usare non più di 2 motori, 2 MGU-H, 2 turbocompressori, 2 depositi di energia, 2 componenti elettronici di controllo e 2 MGU-K”. Tutti i cambiamenti sono già stati approvati, in quanto fondamentali per la gestione di un anno già di per sé compromesso.