Formula 1 da salvare: Horner propone Ross Brawn 23 Giugno 2015 Beatrice Zamuner © Mercedes Press Area Nell’alto delle Alpi della Stiria è stato toccato il fondo. Sì, il regolamento ha raggiunto l’apice della follia con le 50 posizioni di penalità totalizzate dai piloti McLaren e non solo. La critica giunge da tutto il mondo del motorsport ma emerge la voce di un team principal. Finalmente una voce dall’interno, da chi lavora a stretto contatto con gli organi che progettano e definiscono questo sport. Il team principal in questione è Christian Horner, che si fa portavoce del dissenso dei team nei confronti delle carenze che costellano questa Formula 1. Individuale e collettivo sono le parole -malgrado siano contrari- che si sposano perfettamente con la filosofia giusta per restaurare la F1. Deve esserci armonia tra i vari fronti. Lo sport di squadra deve essere coordinato in modo più efficiente ed è fondamentale avere una persona autorevole ed esperta che guidi il progetto. Il guasto principale è lo Strategy Group secondo Horner, che si dimostra accanito e critico nei suoi confronti e del sistema che ha portato questo sport ad essere come lo è in questo periodo. «Il risultato dello SWG (Sporting Working Group) – dichiara– sono le penalità in griglia ormai troppo complesse. Il lavoro del TWG invece (Technical Working Group) sono invece le regole che abbiamo ora sul motore. Ritengo che si debbano semplificare molte di queste regole, perché si ricevono penalità, poi ulteriori penalità, non si sa come sarà la griglia di partenza fino alle 10 di sera dopo le qualifiche e infine ci sono altre penalità durante la gara. Anche per i team è difficile da seguire, quindi per i fans dobbiamo rendere le cose semplici e tornare alle basi della F1.» Il team principal della Red Bull, dopo aver esposto il problema, designa ipoteticamente la soluzione: un uomo che sia legato ma non attualmente coinvolto in F1. Secondo l’inglese una personalità esperta che abbia seguito l’evoluzione della categoria è ciò che serve per portare avanti la F1 con la consapevolezza del passato. «Penso che sia meglio non dare l’incarico a quei gruppi, ma ideare il prodotto e poi presentarlo ai team. Probabilmente c’è bisogno di uno indipendente che lo faccia, qualcuno che non sia attualmente coinvolto, qualcuno come Ross Brawn, che comprende il business e comprende le sfide, che scriva una descrizione dettagliata su come dovrebbero essere una vettura e un insieme di regole.»Horner si sposta sullo Strategy Group, e illustra il suo piano strutturale vincente per realizzare una F1 migliore. «Come ben si sa, al momento lo Strategy Group è alquanto inutile, continuo a dirlo e lo ripeto anche adesso: ha bisogno del detentore dei diritti commerciali (Ecclestone) e dell’organo direttivo per decidere come vogliono che la F1 diventi. Successivamente si deve presentare ai team e dire “Vogliamo che il prodotto sia così. Queste sono le regole. Ecco la nostra richiesta in bozze.”» Ovviamente bisogna essere lungimiranti e avere bene in mente lo scopo. Il lavoro deve essere di squadra, perciò il contributo deve essere apportato da ogni singola sezione che costituisce la F1. «Qualsiasi cosa stiamo esaminando, è il vista del 2017, ma è importante operare nel modo giusto. E’ importante che tutti riconoscano che dobbiamo costituire uno spettacolo migliore e un prodotto migliore. Per raggiungere questo obiettivo dovremo dare tutti un qualcosa. E non possiamo essere reticenti proprio su dove percepiamo i nostri punti di forza o di debolezza. Ognuno dovrà dare qualcosa per alla fine ritrovarsi con un prodotto migliore per tutti. » Tags: 2015, Christian Horner, Ross Brawn