Formula 1, confronti e bilanci aspettando l'Europa (seconda parte)
Nico Hulkenberg: 6 (10°) – 36 (4°) – (-30 punti)
Sergio Perez: 5 (13°) – 18 (10°) – (-13 punti)
Force India: 11 (8^) – 54 (3^) – (-43 punti)
Max Verstappen: 6 (11°) – Pilota debuttante
Carlos Sainz: 6 (12°) – Pilota debuttante
Toro Rosso: 12 (7^) – 8 (7^) – (+4 punti)
Felipe Nasr: 14 (8°) – Pilota debuttante
Marcus Ericsson: 5 (14°) – 0 (20°) – (+5 punti)
Sauber: 19 (5^) – 0 (9^) – (+19 punti)
A differenza delle ultime stagioni la Force India non ha brillato all’esordio. Presentato in pista in ritardo, il progetto 2015, nonostante la rinnovata motorizzazione Mercedes, non ha portato risultati dopo i primi 4 GP. I piloti, Nico Hulkenberg e Sergio Perez, sono navigati e talentuosi, eppure il team anglo-indiano è alle spalle delle dirette concorrenti Sauber e Toro Rosso, che schierano 3 debuttanti.
Felipe Nasr, debuttante 2015 e 3° nel campionato GP2 2014, è stato autore di un bellissimo esordio in Australia (5°) al volante della Sauber. Il brasiliano è andato due volte a punti in quattro gare e ha chiuso sempre davanti al compagno di team Ericsson, più esperto. Ventiduenne, Nasr è fino ad oggi il rookie più concreto nel Circus.
A Faenza rimpiango le power unit di Maranello: la Toro Rosso ha sposato dallo scorso anno, come il suo “team maggiore”, la Red Bull, i propulsori Renault. Vero disastro 2015, sia per l’affidabilità che per le prestazioni, i motori francesi non supportano degnamente le interessanti prestazioni dei giovani figli d’arte Max Verstappen e Carlos Sainz. 37 anni in due, entrambi dimostrano come la Formula 1 di oggi sia sempre più uno sport per ragazzini…
Romain Grosjean: 12 (9°) – 0 (15°) – (+12 punti)
Pastor Maldonado: 0 (20°) – 0 (20°) – (stessi punti)
Lotus: 12 (6^) – 0 (8^) – (+12 punti)
Fernando Alonso: 0 (16°) – 41 (3°) – (-41 punti)
Jenson Button: 0 (17°) – 23 (8°) – (-23 punti)
Mclaren: 0 (9^) – 43 (5^) – (-43 punti)
Will Stevens: 0 (18°) – Pilota debuttante
Roberto Merhi: 0 (19°) – Pilota debuttante
Marussia: 0 (10^) – 0 (10^) – (stessi punti)
Sin da quando correvano sotto il marchio Renault, a Enstone difficilmente hanno sbagliato il progetto iniziale. La monoposto 2015 è meno azzardato di quella fallimentare 2014, eppure la Lotus ancora una volta non è competitiva, nemmeno montando per la prima volta la power unit Mercedes. Dispiace per il blasone del marchio e per il valore dei piloti: Romain Grosjean solo due stagioni fa se la giocava con successo contro Raikkonen e Vettel. Pastor Maldonado, dalla guida sopra le righe, sempre incline all’errore, è ancora l’ultimo pilota ad aver portato al trionfo la Williams (Spagna 2012).
La McLaren fino a questo momento ha effettuato una stagione di test. La nuova motorizzazione Honda necessita di chilometri per essere affinata, ma i due piloti per via di guasti, più o meno gravi, sono stati spesso costretti al ritiro. Un circolo vizioso, eppure i progressi ci sono: in Bahrain Fernando Alonso ha chiuso 11°, a un passo dalla zona punti. E a Montecarlo, tra due gare, su un circuito poco severo per le power unit, Button e Alonso potrebbero essere degli outsiders.
Fanno comodo perché riempiono la Griglia, ma in pista sono d’intralcio: è il destino dei piccoli team, come la Marussia. Dopo un tira e molla durato tutto l’inverno, la scuderia anglo-russa ha potuto iscriversi al campionato 2015, con una vettura grezza munita di motori Ferrari 2014. Incapaci di debuttare in Australia, le vetture biancorosse di rado vengono inquadrate dalle telecamere e i due piloti esordienti occupano costantemente le ultime posizioni.