Formula 1, Caterham, Marussia e Sauber: lotta per la sopravvivenza nel Circus

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Il destino di tre scuderie di Formula 1 continua a correre parallelamente sulla stessa linea, fondamentalmente il motivo per il quale i grandi team (Ferrari, Mercedes, McLaren e Red Bull) sono stati chiamati ad essere pronti per schierare la terza vettura e non perdere troppe monoposto sulla griglia di partenza. Caterham, Marussia e Sauber sono in lotta per la sopravvivenza in Formula 1, una guerra di nervi e in pista che scoprirà i survivors solo alla fine del campionato. Tra tutte e tre le scuderie in difficoltà economiche quella che se la passa peggio è sicuramente la Caterham, fondata da Tony Fernandes che nel mese di luglio è stata salvata da una cordata di misteriosi investitori di Dubai con sede in Svizzera. Dopo la decisione di Albers di lasciare il ruolo di team principal a Manfredi Ravetto, il nuovo boss ha sottolineato che la situazione della Caterham non è quella descritta dai giornalisti: «Attualmente stiamo testando la monoposto per il 2015 nella galleria del vento della Toyota e se facciamo ciò, vuol dire che non abbiamo alcuna intenzione di ritirarci a fine stagione, ci saremo!», ha commentato l’italiano sul sito ufficiale della Formula 1.

Un’altra scuderia, eventualmente in crisi, è la Marussia di Jules Bianchi e Max Chilton. Esattamente come è successo per la Caterham, Graeme Lowdon, direttore sportivo del team anglo-russo, ha confermato che la scuderia ha fondi necessari per proseguire la propria avventura in Formula 1: «Nessuno vuole bluffare quando diciamo che ci saremo e poi invece magari non abbiamo soldi per continuare. Ci troviamo ragionevolmente nel Circus se pensassimo che non potremmo perseguire questa strada, ce ne saremo già andati».

Il terzo team, in ristrettezze anche e soprattutto di risultati è la Sauber. Il fondatore dell’omonimo team, Peter Sauber e Monisha Kaltenborn, secondo fonti britanniche starebbero giocando facendo buon viso a cattivo gioco anche se la situazione della scuderia sarebbe molto incerta. Uno degli uomini chiave del salvataggio dovrebbe essere Oleg Sirotkin, il cui figlio Sergey Sirotkin, inizialmente avrebbe dovuto essere uno dei titolari della scuderia svizzera. Proprio nei primi giorni di settembre, infatti, aveva iniziato a girare voce del possibile interessamento di Lawrence Stroll, canadese proprietario della Tommy Hilfiger, per rilevare la scuderia elvetica: il milionario avrebbe salvato una squadra storica della Formula 1, che ha rapporti molti stretti con la Ferrari, trasformando la Sauber nel team satellite della Rossa, un po’ in stile Toro Rosso per la Red Bull visto che Stroll è il padre di Lance, 15enne che fa parte della Ferrari Driver Academy e che ha preso parte al campionato Italiano Formula 4.