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Il pilota che vinse pur non essendo mai arrivato primo. Così si descriverebbe Romain Grosjean, che ha lasciato l’orbita Renault dopo sei anni per correre il rischio della vita insieme alla debuttante Haas. Un sesto posto inaspettato quanto ben calcolato, quello ottenuto al Gran Premio d’Australia, che gli è valso il titolo di outsider della giornata. Il tutto beneficiando dei ritiri e sfruttando la bandiera rossa causata dall’incidente di Alonso e Gutierrez come unico pit-stop della gara. Indescrivibile la gioia lasciata trasparire dalle parole pronunciate via team radio, dopo un inverno difficile in cui ogni componente della squadra ha trascorso notti insonni per migliorare.
Romain Grosjean, nato a Ginevra nel 1986 compie il proprio ingresso nell’universo del motorsport nel 1997 attraverso il karting nel quale competerà ben presto a livello agonistico. Nel 2003 il passaggio alle monoposto dominando con 10 vittorie su 10 il campionato svizzero di Formula Renault 1.6; a seguire due stagioni nel campionato francese con meno successi ma caratterizzate dal contatto con il Renault Driver Development. Grazie all’entrata nel programma delle giovani promesse prese sotto l’ala Renault, il giovane Grosjean nel 2006 inizia a correre con licenza francese. Chiude 13° il campionato europeo di F3 e prosegue nelle Euro Series anche nel 2007, per poi debuttare nel 2008 in GP2 Asia Series con il team ART. Romain totalizza quattro vittorie, 61 punti finali che lo portano a vincere il campionato. Contemporaneamente corre sempre con ART in GP2 e chiude quarto. Viene nominato anche collaudatore del team Renault, iniziando la propria avventura in Formula 1.
Nel 2012 è ufficialmente pilota titolare Lotus, compagno di squadra di Kimi Raikkonen. La stagione è
Con l’avvento dei V6 turbo precipita lo standard alto costruito nel 2013: la E22 presenta limiti prestazionali elevatissimi dovuti soprattutto alla problematica power unit. La frustrazione si fa sentire e Grosjean non si fa problemi a manifestarla al suo ingegnere di pista dopo ogni rottura. Il fallimentare motore Renault spinge la Lotus a divorziare dallo storico supplier e passare alla Mercedes. Nel 2015 le cose migliorano raggiungendo l’acme con un 3° posto insperato proprio a SPA, la bestia nera di Romain. Le restanti gare non avranno esiti idilliaci, mentre l’annuncio del passaggio in Haas raggiunge i media. La sua mossa ha riscosso consensi generali all’interno e all’esterno del paddock, dato il ritorno di Renault come team dopo 5 anni e anche il fatto che Haas sia un team satellite della Ferrari. La vettura al momento della verità non si è presentata nel migliore dei modi, ma il benvenuto in F1 è stato dato a Gene Haas grazie alla strategia. Chi ben comincia è già a metà dell’opera, e un buon inizio verrà sempre ricordato nella storia oltre ad essere vantaggioso per l’iniezione di fiducia che dona. Acquisire sicurezza è fondamentale per migliorarsi. Inoltre Romain, libero dal team con cui ha avuto numerosi alti e bassi, potrà continuare a dimostrare il proprio talento avviando un rapporto di mutuale arricchimento con il team statunitense.