Credits: Haas Twitter
In Ungheria la Haas era stata punita per aver violato la regola, in vigore dal 2017, che obbliga i piloti a non ricevere indicazioni in fase di partenza e rilascio della frizione. Nel giro di formazione sono ammessi solo team radio inerenti la sicurezza in pista. A Budapest i due piloti del team americano sono stati richiamati per passare dalle fullwet alle slick rimediando 10 secondi di penalità.
“Non credo che 10 secondi sia appropriato per quanto accaduto – aveva detto Gunther Steiner a Silverstone – Già il fatto di essere rientrati e partire dalla pit-lane era una penalità per noi, quindi aggiungere altri 10 secondi non ci stava. Poi c’è chi butta fuori altri piloti e prende solo 5″, avendo comunque la possibilità di finire a punti (ndr, si riferisce al contatto Albon-Magnussen). Ritengo ci sia una discrepanza fra le penalità”.
“Abbiamo parlato con la FIA in Ungheria, non dell’incidente con Albon, visto che per me non ne vale la pena. Lo accetto se tutti prendessero 5″ per la stessa infrazione, mi va bene se siamo coerenti, ma è una decisione che rischia di consentire a tutti di agire in quel modo perché la sanzione non è poi così punitiva. Non sono io a dover decidere e non voglio altre penalità, è solo per capire ed è per questo che ne abbiamo parlato”.
Nell’ormai consueta conferenza post gara Michael Masi ha dichiarato che la direttiva tecnica che ha inchiodato le Haas in Ungheria verrà rivista. “Come con tutte le parti del regolamento, ne parleremo e discuteremo una eventuale revisione e aggiornamento della cosa di volta in volta. Questa direttiva tecnica non è differente da qualsiasi altra normativa che potrebbe o dovrebbe essere rivista o rivisitata. E’ già in corso questo processo e stiamo lavorando con tutti i team, non con singoli”.
“La richiesta è arrivata dalla FIA, non dai team. Si tratta di qualcosa che analizziamo collettivamente in base a quanto si è verificato. Vedremo che livelli di decisione prendere e che modifiche fare se necessario”, ha spiegato il direttore di gara.