Credits: Twitter FIA
La FIA e la Fondazione Keep Fighting, dedicata proprio a Michael Schumacher, hanno dato inizio a un’iniziativa molto interessante. All’interno del programma “Casco sicuro e conveniente”, la Federazione ha deciso di appoggiare la Fondazione per sensibilizzare all’utilizzo del casco. È dimostrato, infatti, che usandolo i piloti possono ridurre del 44% le lesioni alla testa.
Al momento, il piano prevede la produzione di 5.000 unità, da condividere prima di tutto con i paesi più poveri, che vantano poche risorse. Il progetto è destinato a entrare in vigore a partire dal prossimo anno, per cui non sono ancora state rese note tutte le nazioni principalmente coinvolte. Inoltre, altro obiettivo che le due associazioni si sono prefissate, è quello di rendere questo strumento il più accessibile possibile. Una volta lanciato il prodotto, infatti, l’idea è quella di far sì che possa essere acquistato in tutto il mondo, per 16.85 euro.
La Fondazione Keep Fighting ha deciso di dedicare la grafica del casco al campione tedesco. Il disegno è infatti basato sul logo della fondazione Schumacher: un drago. Quest’ultimo è simbolo di forza e potere ed è molto conosciuto e utilizzato tra i tifosi di Michael Schumacher. In alcuni paesi, inoltre, l’iniziativa sta già iniziando a muovere i primi passi: India, Jamaica e Tanzania.
Altri Paesi che hanno deciso di aderire al progetto a partire dal 2021 sono Colombia, Repubblica Dominicana e Costa Rica. L’obiettivo, oltre a quelli precedentemente evidenziati, è quello di aumentare la produzione di caschi in determinati paesi, per poi estenderla anche al resto del mondo. Un’iniziativa, in altre parole, che punta a divulgare un tema legato alla sicurezza e fondamentale nell’ambito del motorsport, così come in diversi altri settori sportivi.
“La Fondazione è molto orgogliosa di poter appoggiare questo programma di caschi sicuri e convenienti della FIA. Crediamo che sia un tema in cui sia fondamentale essere coinvolti. Vogliamo aumentare la sicurezza con una tecnologia più avanzata, rendendola accessibile. Un argomento che è sempre stato caro a Michael. Speriamo di creare un susseguirsi di iniziative mondiali, a partire da questo progetto“, ha dichiarato Sabine Khem, presidente della Fondazione.