Credits: Scuderia Ferrari press area
Due weekend di gare e già la Ferrari è in difficoltà. Numerosi sono i punti critici del team italiano, a partire da una macchina poco performante fino ad arrivare ad una gestione di strategia non efficace. Dal management dell’azienda vogliono segni di miglioramento e se non arriveranno nelle prossime settimane, scatterà la sostituzione per Mattia Binotto, team principal da inizio 2019.
Per sostituirlo, il nome dell’attuale capo del programma GT del marchio, Antonello Coletta, riecheggia forte e chiaro a Maranello. Di origine italiana e laureato in Economia e Commercio, Coletta ha iniziato a lavorare 30 anni fa nel team F3 e Formula 3000 Forti Corse. Quindi si è unito ai ranghi di Peugeot Italia e Alfa Romeo. È in Ferrari dal 1997. Nel 2003 è diventato capo del dipartimento Corse Clienti della Ferrari. Dal 2014 è a capo del dipartimento Attività sportive, che comprende operazioni di Formula 1, Ferrari Challenge e gare GT.
La Ferrari dà quindi il suo ultimo voto di fiducia a Mattia, chiedendogli di risollevare la squadra dopo il disastro austriaco. Dall’alto vogliono una reazione nelle prossime settimane. La pressione è davvero al culmine. Ai piani alti di Ferrari si aspettano cambiamenti mentre il team pensa che ciò di cui hanno bisogno sia un vero miracolo che resusciti un concetto piuttosto fallito SF1000.
Per il weekend in Ungheria sono attese modifiche sulla configurazione delle monoposto. La maggior parte dei problemi delle due Ferrari derivano dall’indagine FIA sui motori 2019, conclusasi con l’accordo segreto che sta costando conseguenze pesanti al team italiano. Aerodinamica e telaio erano stati progettati sui livelli di potenza della vecchia power unit. Poi però a Maranello hanno dovuto cambiare progetto a causa delle nuove direttive, trovandosi davvero troppi cavalli mancanti.
Tappa decisiva per Binotto sarà quindi il Gran Premio di Ungheria, che si svolgerà domenica 19 luglio. Durante questa gara, si valuteranno il livello di Ferrari, le strategie, e la gestione della squadra. Sarà fondamentale fare un’ottima prestazione. E soprattutto, Binotto dovrà convincere Elkann e Camilleri di poter riuscire a ridare splendore ad una Rossa che, di questi tempi, fatica a brillare.