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Dichiarazioni

Ferrari cerca chiarimenti dalla FIA sul caso Racing Point

Mattia Binotto spera che la FIA faccia chiarezza sul caso Racing Point, su cui ancora pende il corso congiunto presentato da Ferrari e Renault

La Ferrari cerca trasparenza e chiarimenti dalla FIA sul caso Racing Point. Dopo il precedente che si è creato, secondo la Scuderia, è necessario che la Federazione tiri una riga, disciplinando in modo non equivocabile le norme che regolano la copia dei progetti tra auto concorrenti.

Racing Point è stata multata di 400mila euro e ha perso i punti conquistati nel GP di Stiria. Ciononostante, potrà continuare ad usare la RP20 così com’è, dal momento che la violazione riguarda il regolamento sportivo e non quello tecnico. Lì il motivo della discordia, per una sentenza non risolutiva che ha finito con scontentare tutto il paddock.

Se da una parte Racing Point è convinta di non aver fatto nulla di sbagliato, molti team hanno deciso di appellarsi, costituendo un fronte comune che vede in prima linea Ferrari e Renault. A spiegare nel dettaglio la posizione della Rossa ci ha pensato il team principal Mattia Binotto, nell’intervista rilasciata a Motorsport.com.

BINOTTO: “CHIEDIAMO TRASPARENZA”

“Abbiamo deciso di confermare il nostro appello perchè abbiamo bisogno di chiedere trasparenza. In gioco non ci sono soltanto Mercedes e Racing Point, ma il futuro della Formula 1 stessa. La proprietà intellettuale è una risorsa molto importante per un’azienda, e se qualcuno copiasse una vettura dell’anno precedente di un altro concorrente penso che i regolamenti dovrebbero in qualche modo proteggerci come squadre”, ha spiegato Binotto.

La stessa Ferrari lo scorso inverno ha avuto una disputa con la FIA riguardo al motore utilizzato dal 2019. La scuderia di Maranello, infatti, era accusata di bypassare un sensore che consentiva di generare un maggior flusso di carburante e quindi molta più potenza. Il tutto si è concluso con un accordo segreto, che da quel momento ha visto peggiorare sensibilmente le prestazioni sportive della Ferrari.

In un certo senso, però, la Federazione sembra già essersi cautelata per il futuro. Le nuove regole “impediranno espressamente di utilizzare la fotografia o altre tecniche di reverse engineering per copiare gran parte delle auto di altre squadre”. Questa la comunicazione di Peter Bayer, segretario generale della FIA, in un messaggio inviato a tutte le dieci squadre del circus.

Danilo Tabbone

 

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