I giri percorsi da Kimi sono stati 82, il più veloce nel tempo di 1’36″718. Nell’arco delle quattro giornate di Sakhir, la F14 T ha completato 287 tornate: «Non riesco ancora a dire quanto siamo veloci, è solo il secondo test della stagione ed è difficile capire quali sono i valori in campo. Una cosa è certa, via via che prenderemo confidenza con la vettura diventeremo sempre più veloci – ha raccontato il pilota a ferrari.com – Non credo che neanche il prossimo test in Bahrain sarà rivelatorio, per capirne di più bisognerà arrivare in Australia. La macchina è ancora un laboratorio, ci sono ancora diverse cose che dobbiamo finire di conoscere e di provare. Devo dire che prima di poterci dire al cento per cento pronti abbiamo ancora molto lavoro da fare».
Degli avversari il finlandese non si preoccupa più di tanto: «Certamente i team motorizzati Mercedes sono andati bene qui ma noi avevamo un programma e non è detto che quelli che hanno fatto i tempi migliori ne avessero uno uguale. Come detto questo è un test e nei test si provano cose, si farà sul serio da Melbourne in poi. A noi in questo momento non interessa perfezionare la velocità ma l’affidabilità per portare a termine senza problemi le prime gare. Anche i giri fatti con le gomme più morbide non erano finalizzati alla ricerca della prestazione ma a valutare quali assetti preparare in funzione di quel tipo di gomma. I long run fatti dagli altri non mi preoccupano, noi abbiamo i nostri programmi. I long run per noi sono previsti la settimana prossima».
Il prossimo appuntamento in pista è per il 27 febbraio quando i piloti torneranno in pista, sempre a Sakhir, per l’ultima sessione di test invernali collettivi.