Dramma Bianchi, che cosa è il danno assonale diffuso? Risponde l’esperto

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Pochi minuti prima delle ore 16.00 italiane, le 23.00 in Giappone, la Marussia ha diffuso un comunicato stampa firmato dalla famiglia Bianchi, che è arrivata a Yokkaichi per stare vicino al figlio, Jules, che domenica sulla pista di Suzuka è stato protagonista di un tremendo incidente. Il pilota francese, che ha subito un doppio intervento alla testa per curare le gravi lesioni riportate nello scontro che ha coinvolto la sua MR05 con la gru che stava spostando dalla via di fuga la Sauber di Sutil. Secondo quanto riportato dalla nota, il pilota francese ha subito un danno assonale diffuso ed è in condizioni critiche ma stabili.

Nessuno di noi svolge il mestiere di medico, tanto meno ha effettuato studi di medicina, tanto meno sarebbe stato inutile fare un copia e incolla da Wikipedia. Abbiamo chiesto un parere a un nostro amico, Luca Sardarelli, classe 1979, ex studente di Neurochirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma. Ovviamente Luca, come tutti noi, non ha visionato la cartella clinica del pilota e quindi non può parlare in modo specifico del caso, ma ha affrontato l’argomento da un punto di vista più generale per permettere di capire, a chi nel mondo della medicina ha poche conoscenze, cosa effettivamente è successo al pilota della Marussia.

Il danno assonale diffuso, si divide su una scala di tre gradi di crescente gravità ed è fondamentalmente una lesione che riguarda interruzioni permanenti e irreversibili degli assoni, i conduttori che hanno il compito di trasmettere i segnali elettrici ai neuroni (la materia bianca è composta in percentuale maggiore da assoni ad esempio). È la naturale conseguenza di un grave trauma cranico e, nel 40% dei casi è un segno prognosticamente sfavorevole in quanto viene ritenuto come un danno irreversibile ma ci sono stati casi (dei miracoli) in cui il processo è risultato essere temporaneo permettendo al paziente il recupero, almeno in parte, delle funzioni. Può essere causato da un movimento del cervello avanti e indietro (es. nel colpo di frusta) e generalmente il paziente viene tenuto in coma per un periodo prolungato di tempo data la gravità delle lesioni nel cervello. Non esiste una terapia specifica che possa permettere la riparazione degli assoni che sono andati danneggiati e allo stesso tempo sapere solo che il pilota ha subito un danno assonale diffuso è poco per chiarire l’entità del danno che dipende da soggetto a soggetto: possiamo avere una momentanea perdita di memoria recuperabile anche in un anno, allo stato di coma irreversibile.