Credits: Mercedes Press Area
Archiviate le gare in Italia e in Russia, i circuiti completamente a favore della Mercedes dovrebbero essere terminati. Anzi da qui alla fine del campionato secondo molti nel paddock, l’ago della bilancia potrebbe tornare a pendere dalla parte della Red Bull. Christian Horner, non si sbilancia, ma afferma: “Nessuna delle prossime piste sarà nettamente pro Mercedes come Monza o Sochi, anche se non conosciamo nè il Qatar (ammesso che si correrà li, ndr), ne l’Arabia Saudita”.
Dalla sua però Max Verstappen ha un grande asso nella manica: l’aver già sdoganato il quarto motore. Lewis Hamilton è ancora alla terza unità, con la quale sicuramente non arriverà ad Abu Dhabi, considerati anche i vari problemi avuti da Bottas tra Monza e Sochi. Il finlandese in Russia è arrivato addirittura alla quinta power unit. Anche Nicholas Latifi, ha dovuto sostituire il suo propulsore Mercedes, montando la quarta unità.
I motoristi stanno studiando lo stato del propulsore di Lewis, per capire fino a che punto si possa spingere. Nel frattempo gli strateghi simulano i Gran Premi che rimangono per capire in quale circuito sarebbe meno penalizzante scontare la penalità e scattare dal fondo. Austin, Città del Messico o San Paolo sembrano le uniche soluzioni.
Dunque, l’incognita che regna è: per Lewis Hamilton, quando arriverà il momento della quarta power unit? Prevederlo non è facile. Magari la decisione potrebbe essere presa sul momento, magari dopo una qualifica deludente o in quei weekend in cui la Red Bull sarà inattaccabile.
In Turchia la Red Bull dovrebbe partire da favorita, ma superare tra i curvoni di Istanbul non è facile. Ad Austin, pista assai gradita ad Hamilton, i sorpassi sono molto più agevoli e potrebbero permettere a Lewis di puntare al podio anche partendo dal fondo, ma lì le Freccenere non partono sfavorite. Vale la pena rischiare? A Città del Messico la Red Bull ha vinto due delle ultime tre gare, non è impossibile superare e i motori sono messi a dura prova dall’aria rarefatta a causa dell’altitudine. Ecco perché partire ultimi, ma con un propulsore nuovo potrebbe essere intelligente.
Nuovo motore a San Paolo? Quasi impossibile. Sebbene il circuito brasiliano sia il più indicato per risalire la china a suon di staccate, ma aspettare fino al GP sudamericano potrebbe essere un rischio eccessivo: uno zero in un campionato cosi tirato sarebbe un tonfo pesantissimo. Anche perché Verstappen, seppur con uno zero in più in classifica, è secondo si, ma a sole due lunghezze…