Credit: Getty Images
Complice anche il risultato incerto dell’ultimo campionato, che solamente in occasione dell’ultima gara di Abu Dhabi ha incoronato il proprio Campione del Mondo, l’interesse sulla Formula 1 è tornato a interessare molti mercati esteri, soprattutto quelli dell’Estremo Oriente e degli Stati Uniti.
Un’affermazione in netta contrapposizione con i malumori espressi nel corso degli ultimi mesi da parte di alcuni addetti ai lavori. Sebbene gli appassionati potrebbero essere entusiasti dell’aumento del numero delle gare per stagione, un eccessivo numero di appuntamenti nel corso dell’anno potrebbe rivelarsi troppo difficile da affrontare per le scuderie: “Non c’è alcun dubbio. Stiamo vivendo un grandissimo momento per la Formula 1 – ha raccontato Stefano Domenicali alla rivista The Race – Sia per quanto riguarda l’interesse del pubblico, sia per quanto riguarda l’intensità sportiva in pista. In questi ultimi anni ci siamo avvicinati a nuovi spettatori, abbiamo sperimentato un nuovo modo di dialogare col pubblico, con l’intento di essere ancora più chiari nei regolamenti in futuro“.
Non sono pochi i Paesi che sognano di avere un posto nel calendario della Formula 1. Oltre al Nürburgring, che secondo alcune indiscrezioni sarebbe al lavoro per ritornare a essere un appuntamento fisso del campionato, sarebbe cresciuto a dismisura anche l’interesse della Cina, a seguito del debutto nella classe regina del Motorsport del pilota Zhou Guanyu.
Proprio nei giorni scorsi, Domenicali non ha nascosto che gli farebbe piacere anche un ritorno in calendario del GP di Sudafrica ma nelle ultime ore ha iniziato a farsi insistente la voce che vorrebbe vedersi disputare una gara anche a Las Vegas. Un ritorno, dato che ospitò l’ultima volta il Circus nel 1982: “C’è grande interesse nei confronti delle nuove location come delle più tradizionali. Sono sincero: ci sarebbero le possibilità di arrivare a correre 30 Gran Premi in un anno, ma non possiamo andare in quella direzione – ha proseguito Domenicali – Sarebbe un problema. In termini di strategia, di business, e di futuro. Ora dobbiamo concentrarci per capire quali siano i migliori Gran Premi da tenere come tappa stabile all’interno del calendario e quelli coi quali, potenzialmente, potrebbe esserci una sorta di turnover. È una decisione che dobbiamo prendere in questi mesi“, ha concluso.