Credits: Pirelli press area
Il calendario serratissimo della stagione 2022 è stato delineato: 23 tappe sparse nei continenti di Europa, Asia, America settentrionale, America Latina e Australia. All’appello manca il continente africano, che non vede un Gran Premio di Formula 1 dal lontano 14 marzo 1993, data di quello che era il GP del Sudafrica. Il CEO di Formula 1, Stefano Domenicali, vorrebbe portare ulteriori novità nel Circus: dall’espandere le possibilità in America e Asia all’aggiungere in calendario il continente africano. E non solo: l’italiano vorrebbe anche una tappa in Germania.
In alcune dichiarazioni ai colleghi di Sport1, ha affermato Domenicali: “Gli Stati Uniti sono importanti per noi e stiamo lavorando duramente per rendere Miami un successo nel 2022. Un’altra regione da non sottovalutare è l’Estremo Oriente, soprattutto con l’arrivo di Guanyu Zhou. L’interesse della Cina sta crescendo, quindi la regione diventerà anche il nostro obiettivo“.
“Un ritorno in Africa, sia al nord che al sud, sarebbe fantastico. La rapidità con cui potrebbe avvenire dipenderà anche dalla situazione riguardante il Covid-19. Non dobbiamo continuare a sottovalutare la pandemia. Potremmo comunque dover adeguare nuovamente il calendario nel 2022”, prosegue Domenicali.
Domenicali ha asserito di volersi impegnare anche per riportare la Formula 1 in Germania: “Auspico il ritorno in calendario di GP in Africa ma anche in Germania. I tedeschi sono appassionati di Motorsport, l’atmosfera al Nürburgring e a Hockenheim è sempre stata fantastica. Vorrei parlare con i promotori e le altre parti interessate in Germania all’inizio del 2022. Dovrebbe essere una discussione aperta per sondare come la Formula 1 può tornare ad avere tappe in Germania. E vi parteciperò attivamente”.
“Dobbiamo fare in modo che i tradizionali Gran Premi mantengano il loro posto. Sono deluso per il fatto che non abbiamo un Gran Premio di Germania al momento, spero che questa situazione cambi al più presto. Devo dire che abbiamo molte richieste da tutto il mondo. In futuro, lavorando bene sull’organizzazione, non escludo che potremmo facilmente gareggiare in 30 circuiti diversi”, ha affermato Domenicali per concludere.