Credits: Pirelli Press Area
Dopo la defezione di moltissimi circuiti dovuta alla pandemia di Coronavirus, l’organizzazione del Campionato di Formula 1 è diventata una sfida nella sfida. A quanto pare però il puzzle che prende il nome di calendario 2020 potrebbe aver trovato nel GP di Turchia il pezzo mancante. Nonostante i piani iniziali prevedessero almeno 18 GP nell’anno solare corrente, sembra che i tifosi debbano accontentarsi di sole 17 gare. Anche se l’ufficialità non è ancora arrivata, il sito Motorsport.com avrebbe anticipato l’imminente annuncio della Federazione. Secondo il sito americano, insieme al İstanbul Otodrom dovrebbe essere confermata anche la partecipazione del Yas Marina Circuit di Abu Dhabi e del Bahrain International Circuit. Su quest’ultimo sarebbe possibile disputare due diversi GP, ognuno con il proprio layout.
Le date prescelte per tali eventi sarebbero il 15 novembre per la tappa in Turchia, il 29 e 6 dicembre per il doppio appuntamento in Bahrain, con l’ultimo semaforo dell’anno destinato a spegnersi negli Emirati Arabi Uniti il 13 dicembre. Calendario molto fitto quello del 2020, che però non lascia spazio per un doppio GP di Spagna. Sembra infatti che il Circus non possa far ritorno a Jerez, sede di sette GP a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, cinque di Spagna e due d’Europa. La decisione sarebbe stata presa durante il weekend al Montmelò.
Michael Masi, direttore di gara della Formula 1, ha dichiarato: “Nelle prossime due settimane dovremmo avere un calendario finito che dovrebbe occupare la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Insieme a ciò che siamo abituati a vedere potrebbero esserci alcune sorprese“. La maggioranza dei piloti si sarebbe espressa a favore dell’introduzione della pista disegnata da Hermann Tilke. Il pilota della Haas Romain Grosjean, che ha già corso ad Istambul in GP2, ha detto: “Credo sarebbe fantastico. E’ un circuito molto bello. Mi è piaciuto gareggiare lì”.