Credits: Scuderia Ferrari Official Twitter
In una intervista rilasciata a Sky Sport Italia Mattia Binotto, punzecchiato sul rapporto con Toto Wolff, ha parlato degli screzi avuti con il collega della Mercedes. Questo perché ad inizio anno Wolff aveva definito “una cazzata” la scusa delle direttive tecniche per giustificare le prestazioni della SF1000. Mentre la Ferrari si era opposta alle aspirazioni dell’austriaco (come CEO della Formula 1) esercitando il diritto di veto.
Le parole dell’ex direttore tecnico sono state: “Ci odiamo? In questo sport lui è il mio rivale più grande visto che comunque ormai vince da tanti anni. Da parte mia c’é rispetto e voglia di batterlo, ma l’obiettivo non è battere Toto Wolff ma battere la Mercedes. C’é voglia di riportare la Ferrari sul gradino più alto perché è quello il posto che merita“.
Tra le domande rivolte all’italo-elvetico non poteva mancare quella riguardante l’accordo segreto con la FIA. Nel 2019 infatti l’incredibile velocità di punta generata dal motore Ferrari aveva alimentato numerose discussioni per una presunta irregolarità. “Nessun rivale ha presentato una protesta contro di noi lo scorso anno. L’accordo è nato da un desiderio della Federazione in un momento in cui eravamo concentrati sullo sviluppo della monoposto 2020“. Binotto ha voluto ribadire anche le motivazioni che stanno dietro alla segretezza del patto, sostenendo che se i termini fossero venuti alla luce le altre scuderie avrebbero ricevuto informazioni su determinati aspetti tecnici.
Per ciò che concerne il futuro invece Mattia Binotto si è detto fiducioso. La stagione 2020 per la Ferrari è sì molto complicata ma la volontà di riportare la Scuderia tra i top team sta spingendo tutti a lavorare con determinazione: “Siamo una squadra compatta che lavora con un unico obiettivo, con il supporto del nostro presidente e del nostro amministratore delegato“. A Maranello sono comunque consapevoli che le regole attuali non permettono di rivoluzione la monoposto in vista del 2021. Proprio per questo l’obiettivo, più volte affermato da John Elkann e Louis Camilleri, è focalizzato sul 2022 quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici.