La prima volta in tribunale di Ecclestone risale al 10 novembre 2011 quando, ammise di aver effettuato un sostanzioso pagamento a un ex alto funzionario delle banche tedesche. Se nei primi giorni di luglio 2012 l’ex presidente della banca tedesca Bayern LB ha presentato un ricorso contro la decisione del tribunale di Monaco di Baviera, il caso Gribwoksky sembra non avere una fine. Eppure quella data all’ex banchiere non è l’unica tangente che vede imputato Mister E: nello scorso mese di novembre, davanti all’Alta Corte inglese, il Patron della Formula 1 è stato costretto a svelare di aver pagato ad Eddie Jordan, Alain Prost e Tom Walkinshaw (Arrows), 10 milioni di dollari ciascuno per avere il benestare a nome dei loro team per convincerli a firmare il Patto della Concordia del 1998.
E con Ecclestone ormai in decadenza, non tarderà tanto il nome del successore. Anche se non è ancora stata fatta alcuna offerta, uno dei pretendenti più seri è un certo John Malone, miliardario della televisione via cavo americana, che avrebbe avviato seri contatti con Cvc Capital Partners, uno dei principali azionisti della Formula 1, per acquistare una quota del Circus. Lo scopo del magnate statunitense è quello di valorizzare l’intera Formula 1, in calo di interesse e audience, mettendo le mani sulle televisioni europee, tanto che avrebbe acquisito azioni di alcune società che possiedono reti televisive in Belgio, Olanda e Germania.