Credits: Pirelli Press Area
La notizia era nell’aria ma ora è diventata ufficiale. Non si correrà settimana prossima in Bahrain così come non avrà luogo il Gran Premio del Vietnam due settimane più tardi. La decisione era inevitabile dopo la cancellazione dell’Australia, con la Formula 1 che potrebbe partire non prima della fine del mese di maggio.
L’emergenza COVID-19 colpisce inevitabilmente la Formula 1 obbligandola a un inizio tardivo del campionato. Con il già annunciato rinvio della tappa cinese, non avranno luogo gare nel mese di marzo e aprile. Difficile anche ipotizzare un inizio nella prima parte di maggio, con i Gran Premi di Zandvoort e Spagna a serio rischio. Formula 1 e FIA hanno dichiarato di aspettarsi un inizio della stagione alla fine del mese di maggio, in concomitanza con il Gran Premio di Monaco.
“La situazione globale relativa a COVID-19 è fluida e molto difficile da prevedere, per questo è giusto che ci prendiamo del tempo per valutare la situazione e prendere le giuste decisioni” – ha dichiarato Chase Carey. “Stiamo prendendo questa decisione con la FIA e i nostri promotori per garantire la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti nella Formula 1 e dei nostri fan.”
“Il Gran Premio del Bahrain è una gara entusiasmante nel nostro programma e non vediamo l’ora di tornarci il prima possibile. Così come non vediamo l’ora della gara inaugurale del Vietnam e di portare lo spettacolo della F1 in una delle città più emozionanti del mondo”.
Parola anche da parte del presidente della FIA Jean Todt: “Proteggere le persone come prima cosa. Insieme alla Formula 1, la Bahrain Motor Federation, la Vietnamese Motorsports Association e i promotori locali, rinviare sia il Bahrain che il Vietnam, è stata l’unica decisione possibile, date tutte le informazioni attualmente disponibili per noi . Continuiamo a fare affidamento sul contributo e sulla consulenza dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dei governi e lavoreremo con loro durante questo periodo imprevedibile per salvaguardare i fan, i concorrenti e tutta la comunità degli sport motoristici. “