Nei giorni scorsi le autorità locali, che ribadiscono la volontà di rilanciare il dialogo nazionale con le opposizioni, sono tornate a minacciare il pugno duro e la polizia ha rafforzato le misure di sicurezza, uno dei motivi scatenanti le rivolte dei giorni scorsi tra manifestanti e forze dell’ordine che hanno impedito ai cittadini di raggiungere la Rotonda della Perla, uno dei luoghi simbolo della protesta antigovernativa.
Ancora una volta il Circus arriverà in un Bahrain avvolto da un clima di tensione. Nel piccolo Emirato, non solo si disputerà il Gran Premio di Formula 1, ma a Sakhir gireranno anche le monoposto per due sessioni di test invernali. Per questo è stato previsto un rinforzo della sicurezza nei dintorni del tracciato per evitare che l’attenzione mediatica della Formula 1 possa scatenare altre proteste dei manifestanti che solamente in questa occasione riescono ad avere la visibilità necessaria per denunciare a livello mondiale la propria rivolta. Nonostante le rassicurazioni del governo, la situazione nel paese resta ad alta tensione tanto che lo scorso anno, come ha riportato lo stesso Gulf Daily News, due donne di 37 e 26 anni furono fermate dalla polizia sul tragitto che porta alla pista e vennero arrestate per possesso di esplosivo: volevano far saltare gli ordigni al circuito durante la corsa.