© Haas Press Area
Il team principal del team americano Haas Ayao Komatsu si è espresso sul doppio pitstop introdotto per il GP del Qatar. Secondo Komatsu, il tetto di 25 giri per set di gomme imposto da Pirelli è una “limitazione artificiale”. Tutti i piloti saranno costretti a effettuare almeno due pitstop, tenendo in considerazione i 57 giri di gara. È la seconda volta che a Losail viene imposta una strategia specifica, che nasce dalla preoccupazione per le alte temperature e l’impatto che hanno sui pneumatici.
“Non sono d’accordo con queste limitazioni” dichiara Komatsu “ma immagino che Pirelli sia spaventata da ciò che è accaduto l’anno scorso. Quindi, per non rischiare di imbattersi in un’altra situazione del genere, hanno imposto un limite artificiale per impedire un solo pitstop”.
Il TP continua: “Il problema non è solo il pitstop singolo. Quando la prestazione delle gomme è sul filo tra una o due soste, è lì che nascono le gare più emozionanti. Basta guardare Brasile o Messico. Quando entrambe le strategie funzionano, nasce l’emozione. Pirelli dovrebbe puntare a quello”.
Nel 2023, era stato imposto un tetto di 18 giri per set, costringendo i team a effettuare un triplo pitstop. “La gara è stata brutta, vero?” sottolinea Komatsu. “Tutti effettuarono il pitstop nella stessa finestra. Nessuno è stupido e, quando imponi delle limitazioni artificiali, arrivano tutti alla stessa conclusione. Se provi a forzare qualcosa, peggiori tutto“.
Se il limite resterà, la gara del Qatar rischia di diventare monotona sul piano strategico: con tutti costretti a fermarsi almeno due volte, la variabilità nelle strategie si riduce drasticamente, e il brivido della scommessa sulle gomme potrebbe scomparire. Non resta che aspettare la gara effettiva e vedere se questa limitazione non fermerà le emozioni.