Credits: Scuderia AlphaTauri, press area
Galvanizzato dal primo e inaspettato successo in carriera al volante dell’AlphaTauri, il francese ha incontrato in Toscana grosse difficoltà. Prima il mancato accesso alla Q2 – 16° tempo – al sabato, poi l’uscita di pista alla Luco-Poggio Secco poco dopo lo start, assieme alla vettura gemella di Max Verstappen. A tenere alto l’onore del team faentino è stato così Daniil Kvyat, apparso più lucido rispetto al compagno per tutto il weekend. Per il russo è arrivato il miglior piazzamento stagionale, un settimo posto importante per rialzare le sue quotazioni dopo essere finito nell’ombra data la vittoria del compagno sette giorni prima.
Eppure, c’erano i presupposti per cogliere qualche cosa di meglio, visti i continui stravolgimenti della classifica. Una classifica drasticamente ridotta dai ripetuti incidenti, che hanno visto eliminazioni continue e alla fine potevano beneficiare proprio alla AT01 superstite. “Guardando le cose in positivo – ha spiegato Kvyat – è stato importante raccogliere punti utili per il team. Da parte mia ho ottenuto il massimo e credo di avere guidato bene, così come il team ha lavorato egregiamente in un fine settimana difficile, particolarmente la domenica. Abbiamo seguito la strategia giusta e quindi è positivo tornare a casa con un solido ingresso in top 10 e buoni punti”.
Kvyat sperava che la fortuna avuta dal compagno a Monza si ripetesse anche per lui: “A Monza è successo di tutto, e questo ha permesso a Pierre di conquistare la vittoria. Speravo capitasse qualcosa di simile anche al Mugello. Sarebbe servito qualche altro evento pazzo per scompaginare le cose e avrei potuto approfittarne. Non è andata così, ma sono comunque soddisfatto: era facile commettere errori, sbagliare o uscire di pista, e io mi sono tenuto alla larga dai guai. Con tre partenze è stato come disputare tre GP in un giorno solo, per cui i punti del settimo posto sono oro che cola“.
L’AlphaTauri ha così ridotto a 13 lunghezze il suo divario dalla Ferrari, seguendo un trend che la vede nettamente favorita rispetto alla casa di Maranello. Per di più, anche i piloti del team faentino, al secondo anno di convivenza, stanno dimostrando progressi. Gasly ha patito un passo falso, ma il suo avvio di campionato – vittoria di Monza a parte – era già stato promettente. Kvyat sta dimostrando di riprendersi dopo alcune performance sottotono: non a caso, il suo 9° posto monzese e il 7° del Mugello rappresentano i suoi migliori risultati stagionali colti sinora. Un trend che il russo dovrà necessariamente proseguire nelle prossime gare, se non vuole finire di nuovo triturato dallo spietato Helmut Marko.