Credits: Red Bull press area
Un decimo posto nel GP di Russia, un podio, il primo in Formula 1, nel GP di Toscana al Mugello. Alexander Albon, classe 1996, ha chiaramente del talento, ma non sembra essere, purtroppo, molto costante nelle prestazioni con la Red Bull. Il problema? Una monoposto difficile da governare ed una squadra che impone notevole pressione.
Sin da quando è approdato a Milton Keynes, Albon è stato costantemente paragonato al compagno di squadra Max Verstappen: “Penso che Verstappen guidi sempre al limite. E sicuramente non ha paura di commettere errori. Basti vedere un suo giro di qualifica: è un concentrato di velocità, armonia e perfetta padronanza della monoposto. Cosa che io fatico ancora ad avere”.
“Io ho bisogno di fiducia. Ho bisogno anche di tempo per trovare il giusto passo e per riuscire ad arrivare fino al limite della vettura: questo è quello che mi serve. È quella sensazione di poter governare la monoposto per tutte le curve, per l’intera gara. Ho solo bisogno di percepire la fiducia necessaria per andare più veloce quando guido. Devo trovare una via di mezzo. Una monoposto veloce non significa necessariamente che sia una monoposto anche comoda e facile da gestire”, continua Albon.
Prosegue il giovane anglo-thailandese: “Devo essere in grado di portare al limite la mia RB16, per cercare di ottenere le migliori prestazioni possibili. So che siamo già a metà stagione, ma ho ancora un feeling relativamente debole. Verstappen è qui da cinque anni ormai. È stato in grado di sviluppare ed adattare molto bene le sue caratteristiche. È riuscito a crearsi uno stile di guida attorno alla sua monoposto. Ovviamente per me questo traguardo è ancora lontano. Ma sto imparando e lavorando con i miei ingegneri per ottenere il massimo”.
Nel tentativo di aiutare il giovane Albon, la Red Bull gli ha affiancato Simon Rennie, ex ingegnere di pista di Ricciardo. Afferma, per concludere, Albon: “Simon ha l’esperienza necessaria. Con lui sto lavorando molto, specialmente con le comunicazioni radio. È davvero in gamba. Spero riesca ad aiutarmi nel trovare il feeling giusto, per poter dimostrare al massimo tutto il potenziale che ho”.