Credits: Red Bull Press Area
Albon ha ripercorso il suo primo anno in Formula 1, definendolo non poco turbolento, dal momento che ha iniziato la stagione in Toro Rosso per poi finirla in Red Bull. Durante la pausa estiva infatti, i deludenti risultati di Gasly hanno portato Helmut Marko alla decisione di promuovere Albon in Red Bull, facendo retrocedere Gasly in Toro Rosso.
Albon si è guadagnato la riconferma per il 2020, ma, come lui stesso ha dichiarato, si augura di avere più continuità nella prossima stagione per poter continuare a crescere come pilota.
“Ora ho familiarità con la Formula 1“, ha spiegato Alexander Albon a Motorsport.com. “Almeno con l’ambiente, quindi sarà tutto un po’ più normale. Quest’anno non è stato così normale. E’ stato quasi come se avessi imparato un bel pezzo della Formula 1 con la Toro Rosso e stava funzionando. Ma poi ho cambiato squadra ed è stato quasi come ricominciare da capo. Ma almeno ora abbiamo delle basi solide, che renderanno il mio lavoro più semplice a partire da Melbourne“.
Parlando del lavoro da fare in ottica 2020, Albon ha poi dichiarato: “Non puoi cambiare molto in un weekend di gara, perché non puoi rischiare di impazzire. Ma penso che il team capisca già ciò di cui ho bisogno in macchina. E’ proprio lì che dobbiamo iniziare a concentrarci, perché durante i test l’atmosfera è un po’ diversa. Hai dei metri di paragone migliori, non come in FP1 ed FP2, quando passano diverse ore tra una sessione e l’altra“.
“E’ un momento importante, nel quale devi cercare di concentrarti al meglio sulla programmazione per tirarne fuori il massimo. Perché, anche se è il momento per imparare e sperimentare, abbiamo solo tre giorni di test a testa prima di arrivare a Melbourne. E’ abbastanza limitato, ma ovviamente è meglio che niente“, ha concluso Albon.