Formula 1 Gran Premio Bahrain Al GP del Bahrain 2022 il toro della Red Bull è appeso a mezz’asta 21 Marzo 2022 Maria Sole Caporro Credits: Scuderia Ferrari Media Cosa è successo al GP del Bahrain? La Red Bull è vittima di un misterioso sortilegio, Hamilton si identifica in Martellone e la Ferrari resuscita It’s lights out! Si spengono tutti e cinque i semafori (ma anche la vettura di Verstappen) e inizia il primo Gran Premio della stagione. Il GP del Bahrain 2022 ci fornisce più “drama” dello scorso anno e una grande preoccupazione per la Red Bull. La Ferrari si riprende e ritorna a grande voce l’inno d’Italia sul gradino più alto del podio. Tuttavia di rosso non c’era solo il colore del cavallino ma anche il fuoco di qualche monoposto. Cosa è successo davvero nel GP del Bahrain? Come non iniziare citando i grandi fautori dell’impresa più grande degli ultimi anni. I ricercatori per il vaccino anti-Covid 19? I volontari nelle zone di guerra? Gli sceneggiatori della quarta stagione di Boris? Macché, gli ingegneri e meccanici di Maranello, che sono finalmente riusciti a riportare il Cavallino nel posto che gli spetta, la vetta. Dopo svariati anni la Ferrari si ritrova nella zona più alta di entrambi i podi e a tutti noi sembra di sognare. Non svegliateci. Grazie ad un grande Charles Leclerc abbiamo assistito a ciò che mancava da tempo: un duello equo e sportivo tra i due contendenti alla prima posizione. Un loop in tempo reale quello a suon di sorpassi sul rettilineo del traguardo che si è protratto per diversi giri tra Verstappen e Leclerc. Un inizio elettrizzante, o forse è meglio dire “focoso”? Tra fiamme, tori colpiti da frecce argento e folle in festa, più che al GP del Bahrain sembrava di essere ad una Corrida pamplonese. KEVIN “MAGNIFISSEN” E HAMILTON BENEDETTO I problemi al Gp del Bahrain 2022 non ci sono stati solo per la Red Bull. O quasi. Pierre Gasly, pilota della sorella della scuderia austriaca, l’AlphaTauri, ha sofferto talmente tanto il caldo del Bahrain rispetto a quello della grigia Milano che ha ben pensato di mandare a fuoco la sua vettura durante la gara. San Luigi dei francesi non ha aiutato in questo caso, forse perché ormai San Luigi è diventato protettore degli inglesi. Lewis Hamilton non aveva ancora digerito lo scorso campionato e si sa, quando il dovere chiama bisogna rispondere. Per l’occasione il sette volte campione del mondo ha messo su la maschera di Martellone di Boris e cercando di replicare il suo famoso “bbbbucio de c***” è riuscito a salire inevitabilmente sul podio. (Come poteva essere la rubrica ironica post-GP senza una citazione su Boris?) Oltre che Leclerc, Hamilton e Gasly ci sono altri due fautori di grandi imprese alla Attila re degli Unni. Razzia di punti è riuscito a far fare alla sua squadra anche Sergio Perez che, probabilmente colpito da un sortilegio di Maze(s)pin, si rigira a due giri dalla fine fornendo al suo rivale argento il podio. Kevin “Magnifissen” è stato chiamato solo due settimane fa ma già ha svolto un impresa degna di Gengis Khan, ora grazie a lui la Haas è terza nel campionato costruttori e Gunther Steiner sta pensando di far riammettere il Sud-Tirolo all’Austria. Tags: 2022, Charles Leclerc, GP Bahrain, Red Bull Racing, Scuderia Ferrari Continue Reading Previous Magnussen quinto al GP del Bahrain: “è una situazione folle”Next La soluzione ai mali della Mercedes? Una motosega