Credit: Renault F1 Press Area
Scontento per dei presunti favoritismi nei confronti di Max Verstappen, i primi di Agosto 2018, Daniel Ricciardo decise di abbandonare la Red Bull Racing per cominciare una nuova avventura in Renault. La mossa effettuata dall’italo-australiano è stata criticata dai più, una scelta giudicata affrettata e che potrebbe aver rovinato la sua carriera, a maggior ragione osservando i risultati ottenuti durante il corso della sua prima stagione in “giallo”.
L’hype iniziale della scuderia francese per l’arrivo di un top driver, è stato mitigato da una stagione altalenante, costernata da problemi di affidabilità e aggiornamenti rivelatisi inefficaci. L’apice della crisi, la si è avuta al termine del Gran Premio di Suzuka, dopo il quale Ricciardo e Hulkenberg sono stati squalificati per un’irregolarità al sistema frenante, segnalata alla FIA dalla Racing Point.
Il team principal Cyril Abiteboul, però, ha affermato che la stagione appena conclusa non è da giudicare negativamente, e i soldi usati per l’ingaggio dell’australiano non sono stati buttati, anzi. “Per me il 2019 è stato un anno in cui ci siamo ‘denudati‘, senza più nulla da nascondere. Con due grandi piloti e un motore nettamente migliore, non c’era più alcun posto in cui nascondersi. Questa è la F1, non ci si può mascherare. E poiché non nascondevamo più nulla, siamo stati di nuovo in grado di vedere quale strada intraprendere“.
Insomma, per il manager francese, le difficoltà affrontate hanno contribuito a stimolare a rianalizzare la gestione della scuderia. In questa maniera, gli ingegneri Renault hanno messo in evidenza i problemi trascurati in precedenza. “Penso che i problemi riscontrati fossero già presenti dall’anno precedente. Nel 2018 non erano visibili perchè stavamo vivendo un progresso”.
“Siamo passati dalla nona pozione in classifica costruttori, alla sesta, e poi alla quarta. Un anno come questo è stato necessario per capire le debolezze rimaste all’interno del team. Alcuni problemi sono rimasti con noi fin dai tempi della Lotus e non sono stati trattati con sufficiente cura e attenzione. Ecco perchè mi viene da dire che non è stata una stagione da cancellare. Non saremmo mai stati in grado di avanzare ulteriormente se non avessimo avuto queste difficoltà. Ha generato delle reazioni”.
A precisa domanda sulle aspettative portate con l’approdo di Ricciardo, Abiteboul ha dichiarato: “La risposta che darei oggi è diversa da quella che avrei dato qualche mese o settimana fa. A conti fatti, stiamo reagendo solo a causa di quello che abbiamo attraversato. E ci stiamo riuscendo anche a causa delle pressioni inflitte da noi stessi. In realtà, è stata una buona cosa esporci in questa maniera”.