Credits: IndyCar Series official twitter
Il Coronavirus sta paralizzando lentamente tutti gli eventi, sportivi e non, del mondo. A partire dalle gare di MotoGP e di Formula 1, ora anche le tappe di IndyCar Series sono state, per la gran parte, rinviate. Addirittura anche la tappa più importante, la 500 Miglia di Indianapolis, ha subìto lo stesso destino, con la posticipazione della 104esima edizione prevista per maggio.
Sia Fernando Alonso che Alex Palou parteciperanno comunque al leggendario evento, anche se spostato dal 24 maggio al 23 agosto 2020. IndyCar ha preso la decisione di posticipare, oltre alla 500 miglia di Indianapolis, anche il GP di Indy, Mid-Ohio e Getaway.
Con la nuova programmazione, le sessioni di allenamento di Indy 500 si terranno mercoledì 12 e giovedì 13 agosto, mentre il Fast Friday si svolgerà il 14. Nel fine settimana del 15 e 16 agosto si terranno le qualifiche. La gara si terrà il 23 dello stesso mese, con la speranza che l’epidemia, per quel periodo, sia solo un lontano ricordo.
La IndyCar si vede costretta anche a rinviare il Gran Premio di Indianapolis dal 9 maggio al 4 luglio, giornata dell’Indipendenza americana che vedrà le monoposto in pista assieme alla NASCAR. L’epidemia ha comportato anche lo spostamento delle altre gare che la serie aveva in programma sia il 16 che il 22 di agosto; Mid-Ohio viene anticipata al 9 del mese, mentre Gateway slitta al 30. Non c’è stato niente da fare per le tappe precedentemente previste al Barber Motorsports Park, Long Beach e al Circuit of The Americas, del tutto cancellate dall’elenco.
30 maggio – Detroit (Gara 1)
31 maggio – Detroit (Gara 2)
6 giugno – Texas Motor Speedway
21 giugno – Road America
27 giugno – Richmond Raceway
4 luglio – Indianapolis Motor Speedway Road Course
12 luglio – Toronto
18 luglio – Iowa
9 agosto – Mid-Ohio
23 agosto – 500 Miglia di Indianapolis
30 agosto – Gateway
13 settembre – Portland
20 settembre – Laguna Seca
TBA – St. Petersburg