Credits: Red Bull Racing press area
Dopo la straordinaria e incredibile stagione di quest’anno, per il marchio Honda sarà tempo di lasciare il nostro sport. Una decisione presa già qualche tempo fa, ma che l’amministratore delegato dell’Honda Racing F1, Masahi Yamamoto, non condivide affatto. Il marchio cederà la propria proprietà intellettuale alla Red Bull prima del 31 dicembre. E il team di Milton Keynes correrà dalla prossima stagione con i motori della casa giapponese, senza però esporne i loghi.
“Sarà una sensazione un po’ strana avere il nostro motore senza però il nostro logo.” asserisce Yamamoto “Siamo concentrati sull’essere campioni del mondo quest’anno. Ovviamente l’anno prossimo è l’anno prossimo. Personalmente, penso che sia deludente lasciare la Formula 1“. Non pensa però che sia impossibile un ritorno del marchio all’interno del Circus. Una volta completato il loro nuovo obiettivo, ossia ridurre del tutto le emissioni di carbonio per una svolta totale verso l’elettrico, potremmo presto rivederli in Formula 1.
Yamamoto ha dimostrato di comprendere, tuttavia, le ragioni per le quali la Honda ha deciso di chiudere il suo impegno con la categoria regina: “Allo stesso tempo, sia Honda Racing sia Honda come marchio vogliono porre fine alle emissioni di carbonio. Questo processo deve essere accelerato. Ma credo che torneremo alla Formula 1. L’obiettivo a breve termine è eliminare l’impronta di carbonio, ma se tutto andrà bene, i dirigenti vorranno ritornare alla Formula 1“.
“Dal punto di vista della Honda, questo è l’ultimo anno del progetto. Il 2022 sarà un periodo di transizione per la Red Bull, con lo staff Honda ad aiutare. Il modo migliore per spiegare la situazione è che lo staff dirigenziale, come me, andrà via. La Honda non sarà più presente come marchio. In questo momento dobbiamo concentrarci sulla vittoria del titolo. E’ questa la priorità. Non voglio parlare di movimenti personali, anche se sto considerando alcuni piani“.