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Noto per vedere fantasmi dappertutto, Toto Wolff ha definito “rischiosa” la partnership, che riprenderà nel 2021, tra McLaren e Mercedes. Il team di Woking si separò dal motorista tedesco – a cui era legato dal 1996 – nel 2015 per sposare la causa della Honda, tornata in F1 con progetti ambiziosi. Tre stagioni fallimentari a fianco del motorista nipponico hanno convinto poi la McLaren a migrare verso altri lidi, unendosi a Renault per il 2018. La partnership con la casa francese ha visto la squadra di Woking riemergere progressivamente dai bassifondi, tanto che quest’anno, pur con due piloti giovanissimi e privi dell’esperienza di Alonso, la McLaren è stabilmente la quarta forza in campo tra i costruttori.
La differenza di vedute con la Renault, che voleva un legame più stretto con la McLaren, ha portato la scuderia britannica a optare per il terzo cambio di motorista negli ultimi sei anni. Così sarà di nuovo la Mercedes a motorizzare le macchine arancioni dal 2021.
Secondo Wolff, l’accordo siglato di recente con la casa di Woking espone la Mercedes a certi rischi: “Non mi dimentico mai della McLaren. Con Andreas Seidl e Zak Brown hanno fatto dei grossi passi avanti e certamente, tra le squadre a cui forniamo il motore, loro saranno tra quelli più competitivi. Credo che il 2021 sarà un po’ un ‘anno zero’ e ci sarà molto da imparare anche per noi, dunque ci aspettiamo un innalzamento del livello di competitività anche delle squadre a cui forniremo il motore“.
Ci sono però degli elementi positivi, secondo Wolff, nella partnership tra McLaren e Mercedes: al di là che questa finirà per indebolire la Renault (che rimarrà senza “clienti” sulla griglia), il team principal del team di Brackley vede un vantaggio nel disporre di un nuovo team cliente: “A livello finanziario, è sempre meglio avere più power unit col nostro marchio sulla griglia. Questo ci aiuterà anche in termini di sviluppo. Ci sono tanti punti positivi, globalmente parlando. Certo, il rischio maggiore è che la McLaren, avendo il nostro stesso motore, ci prenda come target e voglia dimostrare che noi non facciamo un lavoro buono abbastanza per stare al suo livello”.
Con la Mercedes al suo fianco, è come se la McLaren tornasse a rivolgersi a un partner fidato: tutti i successi dal 1997 in poi, la casa di Woking li ha ottenuti col motore tedesco. Con le motorizzazioni Honda (nell’era ibrida) e Renault, la McLaren non ha centrato invece nemmeno un podio…